CORIPPO, Flavio Cresconio

Enciclopedia Italiana (1931)

CORIPPO, Flavio Cresconio

Francesco Beguinot

Poeta latino cristiano, africano di nascita, vissuto nel sec. VI, al tempo di Giustiniano e di Giustino II, parte nella sua patria, ove insegnò grammatica, parte a Costantinopoli, dove ebbe un incarico nella cancelleria imperiale. Fu autore di varî scritti, di cui il più noto è il poema epico in otto libri intitolato Iohannis seu De bellis libycis (549), che celebra in buona lingua, sebbene senza vera ispirazione poetica, le imprese di Giovanni Troglita, inviato da Giustiniano a domare rivolte di indigeni berberi nell'Africa bizantina, e che verso l'anno 548 riuscì a stabilire la pace nella travagliata regione. L'operetta ha grande importanza storica per i dati che fornisce sull'Africa bizantina, e più ancora per quelli, assai numerosi, che riguardano le antiche popolazioni berbere, della cui storia è una delle principali fonti. Un altro poema di C., In laudem Iustini minoris (567), in quattro libri, fornisce alcune notizie sulla corte di Costantinopoli, e traccia la prima epoca del regno di Giustino II.

Edizioni: Il manoscritto del poema Iohannis, scoperto da P. Mazzucchelli nel 1814 e da lui pubblicato nel 1820, venne ristampato nel Corpus script. hist. byzant., a cura del Bekker (Bonn 1836), e successivamente nei Monumenta Germaniae historica, a cura di J. Partsch (Berlino 1879), e in Berliner Studien für klass. Philol., a cura di M. Petschenig, (IV, fasc. 2°, 1886).

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