FOLGORAZIONE

Enciclopedia Italiana (1932)

FOLGORAZIONE,

Giangiacomo Perrando

, - La folgorazione o fulminazione s'ha per scarica elettrica cosmica-meteorica o per corrente industriale. Il fulmine che scocca, come scarica di condensatore potentissimo (migliaia e migliaia di volt e centinaia di migliaia d'ampère) fra le nubi e la superficie terrestre vincendo la resistenza dello strato d'aria interposto, è talvolta causa di mortali lesioni all'individuo che ne viene colpito. La morte per folgorazione, come quella dovuta a correnti industriali, può verificarsi per paralisi dei centri bulbari, per ustioni, per lo squilibrio di pressione atmosferica, ecc. Quali effetti lesivi secondarî si possono osservare traumi per cadute, contusioni per schianto d'alberi e crollo di muri, ecc. All'esame esterno dei fulminati si possono vedere strisce d'ustioni superficiali d'aspetto arborescente; i capelli e i peli, come gl'indumenti, possono rimanere bruciacchiati, le scarpe lacerate o strappate; gli oggetti metallici possono presentare tracce di fusione. I visceri interni sono congestionati come negli asfissiati. Nei sopravvissuti alla folgorazione rimangono spesso disturbi psico-nevrosici, paresi, disturbi oculari, ecc.

L'elettricità industriale, per il moltiplicarsi degli svariati impianti dà luogo a maggior numero di disgrazie sia per la semplice corrente da 110-220 volt degl'impianti di luce domestici, sia per quelli tramviarî o di motori industriali da 1000-5000 volt, sia infine per le grandi condutture principali da 50.000 e più volt. Il meccanismo della morte al passaggio della corrente varia a seconda delle circostanze; può consistere nella cosiddetta fibrillazione del cuore, per immediata sincope, per azione inibitoria del sistema nervoso e specialmente del bulbo, per azione asfittica dovuta alla contrazione tetanica della muscolatura toracica, ecc. Nei colpi da elettricità, lesioni o morti si possono anche verificare per cadute, urti, ossia per fatti traumatici secondarî. Nei punti di contatto dei poli possiamo anche qui notare ustioni più o meno gravi non molto dolorose, più o meno profonde sino al grado di necrosi e di carbonizzazioni. La varietà dei disturbi immediati o susseguenti non dipende soltanto dalla tensione e dall'intensità della corrente, ma anche dal modo come la corrente attraversa il corpo, secondoché, p. es., nella corrente sia più o meno intercalato il cuore; secondo il modo di contatto, la maggiore o minore resistenza del corpo (sudorazione o pelle secca); cosicché, per il contatto con le mani bagnate, come per chi si trova nel bagno, si può verificare la morte per le semplici correnti della comune luce elettrica casalinga. Le correnti alternate, sotto questo punto di vista, sono più pericolose delle correnti continue. S'osservano poi notevoli differenze individuali di comportamento di fronte alle correnti, sia per costituzione o per la fase respiratoria in cui si trova il soggetto o per lo stato del cuore, dei reni, delle ghiandole endocrine, del sistema nervoso, per la predisposizione psichica, l'allenamento maggiore o minore alle correnti elettriche, ecc. L'inibizione respiratoria più spesso s'ha per correnti ad alta tensione, la fibrillazione del cuore per correnti di media e bassa tensione.

All'autopsia, oltre all'eventuale presenza d'ustioni nei punti di contatto, si trova stato congestivo dei visceri, piccole emorragie pleuriche e pericardiche nonché lungo il midollo spinale, nei ganglî e talvolta nel bulbo. Si riscontrano pure alterazioni nelle cellule e fibre nervose e nel cuore fatti della cosiddetta fragmentatio cordis. Ma il reperto varia e può risultare anche completamente negativo, sicché per la diagnosi occorre rifarsi alle circostanze del caso.

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