Rutèlli, Francesco

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Uomo politico italiano (n. Roma 1954). Presidente di Alleanza per l'Italia e senatore eletto nelle liste del Partito democratico, è stato segretario (1981) del Partito radicale e coordinatore nazionale (1989) della Federazione dei Verdi. Sindaco di Roma (1993-2001), nel 2001 è stato candidato del centrosinistra a premier. Deputato (1983-94 e dal 2001), eurodeputato, nel marzo 2002 è stato eletto primo presidente della Margherita. Nel 2006-08 è stato vicepresidente del consiglio e ministro dei Beni e delle Attività culturali.

Vita e attività

Giornalista, ha iniziato l'attività politica nelle file del Partito radicale di cui è stato segretario (1981). Nel 1989 è stato promotore e portavoce dei Verdi arcobaleno e, dopo l'unificazione dei vari movimenti ecologisti, nel 1990 è stato eletto coordinatore nazionale della Federazione dei Verdi. Nell'apr. 1993 è stato nominato ministro dell'Ambiente e delle Aree urbane nel governo guidato da C.A. Ciampi, ma si è dimesso dopo pochi giorni in seguito al voto parlamentare che negava l'autorizzazione a procedere nei confronti di B. Craxi. Sindaco di Roma dal 1993 al 2001 (è stato il primo sindaco della capitale a essere eletto direttamente dai cittadini), durante il primo governo di R. Prodi ha assunto la carica di commissario straordinario per il coordinamento del Giubileo del 2000; nel nov. 1998 è stato tra i promotori, insieme ad altri sindaci, del movimento Centocittà e nel genn. 2000 ha sostenuto la sua confluenza ne I Democratici, formazione politica sorta un anno prima per iniziativa di Prodi. In vista delle elezioni politiche del maggio 2001 è stato scelto dalla coalizione di centrosinistra quale candidato premier dello schieramento, poi sconfitto dalla coalizione guidata da S. Berlusconi. Deputato dal 1983 al 1994, nel maggio 2001 è stato nuovamente eletto deputato e nel marzo 2002 è divenuto presidente della nuova formazione politica denominata La Margherita. Eletto al Parlamento europeo per la legislatura 1999-2004, è copresidente del Partito democratico europeo, che ha dato vita all'Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa (ADLE). Nel maggio 2006, a seguito della vittoria dello schieramento di centrosinistra alle elezioni del 9-10 aprile, R. è stato nominato vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni e le Attività culturali nel governo Prodi. Nel 2008, dopo essersi presentato alle elezioni per il sindaco di Roma (vinte al ballottaggio dal candidato di centrodestra G. Alemanno) è stato eletto presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), incarico dal quale si è dimesso nel 2009. Nel 2007, anno della sua formazione, ha aderito al Partito democratico, partito da cui si è dimesso nel 2009 per formare il movimento politico Alleanza per l'Italia. Tra le sue pubblicazioni: La svolta. Lettera ad un partito mai nato (2009); Non è vero (2011); Contro gli immediati (2017); Tutte le strade partono da Roma (2020); Roma, camminando (2022); Il secolo verde (2023).

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