SFONDRATI, Francesco

Enciclopedia Italiana (1936)

SFONDRATI, Francesco


Cardinale, nato a Cremona il 25 ottobre 1493, ivi morto il 31 luglio 1550. Apparteneva alla nobile famiglia milanese degli Sfondrati (v.) ed aveva ereditato dal padre, Giovan Battista, la passione per gli studî giuridici. Laureatosi in diritto a Pavia nel 1520, dopo aver insegnato per qualche tempo a Padova, Pavia, Bologna, Roma e Torino, passò al servizio del duca di Milano Francesco Sforza, e quindi dell'imperatore Carlo V, che lo elevò al grado di conte del S. R. Impero e lo colmò di favori. Inviato dall'imperatore a governare Siena in un momento di particolare turbamento interno della città, seppe assolvere il suo compito egregiamente. Mortagli (1535) la moglie Anna Visconti, dalla quale aveva avuto due figli (uno dei quali, Nicola, salì poi al soglio pontificio col nome di Gregorio XIV), abbracciò la carriera ecclesiastica e, col favore del pontefice Paolo III, percorse rapidamente i gradi della gerarchia ecclesiastica: vescovo di Sarno, quindi arcivescovo di Amalfi, il 19 dicembre 1544 fu elevato alla porpora cardinalizia. Impiegato in importanti missioni diplomatiche, specialmente alla corte di Carlo V, ebbe una parte importante nelle complesse e non facili trattative, che seguirono alla pace di Crépy (1544), fra la Santa Sede e Carlo V a proposito della riapertura del concilio di Trento ma non riusci a impedire che l'imperatore conchiudesse il celebre accordo noto col nome di "Interim di Augusta" (v. augusta, V, p. 343). Finì la sua carriera come vescovo di Cremona. Pubblicò un poema eroico latino De raptu Helenae, in tre libri (Venezia 1559). Ingrandì di molto i possessi della sua famiglia.

Bibl.: Ciacconio, Vitae et res gestae pontificum, III, Roma 1677, p. 700 segg.; L. v. Pastor, Storia dei papi, V, trad. it., Roma 1914.

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