CAUSIO, Franco

Enciclopedia dello Sport (2002)

CAUSIO, Franco

Marino Bortoletti

Italia. Lecce, 1° febbraio 1949 • Ruolo: ala destra • Esordio in serie A: 21 gennaio 1968 (Mantova-Juventus, 0-0) • Squadre di appartenenza: 1964-65: Lecce; 1965-66: Sambenedettese; 1966-68: Juventus; 1968-69: Reggina; 1969-70: Palermo; 1970-81: Juventus; 1981-84: Udinese; 1984-85: Inter; 1985-86: Lecce; 1986-88: Triestina • In nazionale: 63 presenze e 6 reti (esordio: 29 aprile 1972, Italia-Belgio, 0-0) • Vittorie: 6 Campionati italiani (1971-72, 1972-73, 1974-75, 1976-77, 1977-78, 1980-81), 1 Coppa UEFA (1976-77), 1 Coppa Italia (1978-79), 1 Campionato del Mondo (1982)

Campione dalla genialità 'brasiliana', sempre spettacolare, a volte apparentemente irridente, è stato una delle ultime grandi ali creative espresse dalla scuola italiana, assieme a Claudio Sala e al suo successore in nazionale Bruno Conti. L'allenatore che l'ha capito più di tutti (persino più di Trapattoni con cui, pure, ha vissuto la sua stagione d'oro alla Juventus) è stato Enzo Bearzot. Su Causio e su pochi altri cardini Bearzot ha costruito la nazionale che, attraverso i Mondiali di Argentina, avrebbe poi portato al trionfo in quelli di Spagna del 1982. Causio fu convocato soprattutto per riconoscenza e mandato in campo per due minuti nella finalissima, oltre che per un tempo contro il Perù. Pochi giocatori italiani hanno saputo 'trattare' la palla come lui: grandi fughe sulla sua fascia, cross perfetti che hanno consentito di andare in gol a tanti compagni (da Bettega a Virdis, da Paolo Rossi a Graziani). Ha giocato fino all'età di 39 anni.

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