Brentano, Franz

Dizionario di filosofia (2009)

Brentano, Franz


Filosofo tedesco (Marienberg, Prussia, 1838 - Zurigo 1917), nipote del poeta Clemens. Sacerdote cattolico, divenne (1872) prof. di filosofia a Würzburg; l’anno successivo abbandonò il cattolicesimo e l’insegnamento, che riprese a Vienna, tra molte difficoltà, dal 1874 al 1895. Lasciata l’Austria, si stabilì in Italia; ma allo scoppio della prima guerra mondiale preferì ritirarsi in Svizzera. In contrapposizione all’impostazione kantiana, B. riprende suggestioni aristoteliche e scolastiche, criticando inoltre varie dottrine del positivismo inglese di quel tempo. Nella sua opera principale, Psychologie vom empirischen Standpunkt (2a ed. 1924; trad. it. Psicologia dal punto di vista empirico), B. traccia le linee di una psicologia descrittiva come teoria dei fenomeni psichici, distinta da una psicologia genetica e contrapposta alla scienza naturale, scienza dei fenomeni fisici. La caratteristica fondamentale del fenomeno psichico è la sua intenzionalità (➔) (concetto che B. riprende dalla scolastica), come direzione a un oggetto, inteso, nella dottrina più matura (cui si connette altresì una critica del linguaggio), come reale o cosa. In base al diverso modo di riferirsi all’oggetto B. distingue tra classi di fenomeni psichici: rappresentazioni, giudizi e relazioni affettive (o fenomeni di odio-amore), sostenendo inoltre l’esistenza di una percezione interiore nettamente distinta dalla cosiddetta osservazione interiore. La teoria della verità, in corrispondenza alle posizioni assunte da B. riguardo alla natura del giudizio, diviene teoria dell’evidenza. Importanti gli studi storici su Aristotele. Grande influenza esercitarono le sue dottrine sullo sviluppo della filosofia fenomenologica (Husserl, Stumpf), e su altri pensatori posteriori come Meinong. Altre opere: Vom Ursprung sittlicher Erkenntnis (1889, 2a ed. 1921; trad. it. Sull’origine della conoscenza morale); Die vier Phasen der Philosophie und ihr augenblicklicher Stand (1895, 2a ed. 1926); Von der klassifikation der psychischen Phänomene (1911, 2a ed. 1925).

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