Joliot-Curie, Frédéric

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Fisico francese (Parigi 1900 - ivi 1958). Allievo di P. Langevin, fu autore con la moglie Irène Curie, figlia dei coniugi M. e P. Curie, della scoperta della radioattività artificiale, per la quale fu attribuito loro il premio Nobel per la chimica  nel 1935. Dal 1937 professore al Collège de France, direttore del Centre national de la recherche scientifique (1944), fu anche alto commissario per l'energia atomica (1946).

Vita e attività

Laureatosi in ingegneria nel 1923, fu allievo di P. Langevin, quindi collaboratore di Marie Curie come preparatore all'Institut du radium, ove iniziò le sue ricerche di radioattività e fisica nucleare. Sposò (1926) Irène Curie, una delle figlie di Pierre e Marie Curie, aggiungendo in tale circostanza al proprio il nome dei Curie. Dopo alcune ricerche di minor rilievo (preparazione di strati cristallini sottilissimi, costruzione di una nuova camera di Wilson, preparazione di sorgenti di polonio di grande attività, ecc.), nel 1931 iniziò le sue celebri ricerche sulla radioattività artificiale, eseguite in gran parte in collaborazione con la moglie. Alla fine del 1933 i coniugi J.-C. scoprirono che una foglia d'alluminio, irradiata per una decina di minuti con raggi α, emette successivamente una radiazione di positroni, la cui intensità decresce esponenzialmente in funzione del tempo. Numerosi nuovi accertamenti sperimentali e considerazioni teoriche portavano a concludere che si trattava di un nuovo fenomeno, la radioattività artificiale. Per questa scoperta, comunicata all'Accademia delle scienze di Parigi il 15 gennaio 1934, ai coniugi J.-C. fu attribuito nel 1935 il premio Nobel per la chimica. Tra la fine del 1938 e il principio del 1939, J.-C., contemporaneamente ad altri fisici, interpretò i primi esperimenti di fissione dell'atomo dell'uranio bombardato con neutroni (esperienze della moglie Irène e P. Savitch, e di O. Hahn e F. Strassmann). Socio straniero dei Lincei. J.-C., che nel 1941 aveva assunto la presidenza del Fronte nazionale della resistenza, nel 1949 fu nominato presidente del comitato del Congresso mondiale della pace.

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