Frine

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Cortigiana greca del sec. a. C. Prassitele la ritrasse in due statue, una a Delfi, l'altra a Tespie, patria di Frine. Accusata verso il 347 di aver costituito un'associazione per il culto di una nuova divinità, fu difesa da Iperide che, secondo la tradizione, avrebbe denudato il corpo di F. (o lei stessa avrebbe compiuto il gesto) per impressionare i giudici, ottenendone l'assoluzione.

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