BATISTUTA, Gabriel Omar

Enciclopedia dello Sport (2002)

BATISTUTA, Gabriel Omar

Alberto Polverosi

Argentina. Avellaneda, 1° febbraio 1969 • Ruolo: centravanti • Esordio in serie A: 1° settembre 1991 (Juventus-Fiorentina, 1-0) • Squadre di appartenenza: 1988-89: Newell's Old Boys; 1989-90: River Plate; gennaio 1990-91: Boca Juniors; 1991-2000: Fiorentina; 2000-02: Roma • In nazionale: 78 presenze e 56 reti (esordio: 27 giugno 1991, Brasile-Argentina, 1-1) • Vittorie: 2 Coppe America (1991, 1993), 1 Coppa Italia (1995-96), 2 Supercoppe Italiane (1996, 2001), 1 Campionato italiano (2000-01)

Potenza, temperamento, tenacia, intelligenza: queste sono le doti di uno dei più grandi cannonieri della storia del calcio mondiale. È arrivato in Italia per merito di Vittorio Cecchi Gori, che lo ha individuato osservando un filmato del Boca Juniors nell'estate del 1991. La Fiorentina lo ha acquistato per 3 miliardi di lire e lo ha rivenduto nove anni dopo alla Roma per 70 miliardi. A Firenze ha vinto pochissimo, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana nel 1996, ma è stato un vero idolo: cannoniere, capitano, trascinatore, capace spesso di difendere gli allenatori quando venivano criticati da Cecchi Gori, fino a sfidare apertamente il presidente all'epoca di Alberto Malesani. I tifosi viola gli hanno dedicato anche una statua in cartapesta che per anni è rimasta sotto la curva Fiesole. Con la maglia della Fiorentina, Batistuta, che i fiorentini hanno ribattezzato 'Batigol', ha segnato fra Campionati e Coppe 200 gol, conquistando anche il titolo di capocannoniere nel 1994-95 con 26 reti. Tre gol in particolare sono da ricordare: i due segnati a San Siro contro il Milan campione d'Italia nella Supercoppa Italiana del 25 agosto 1996 e quello realizzato a Wembley contro l'Arsenal in Champions League, con il quale la Fiorentina ha conquistato la vittoria il 27 ottobre 1999. Nella Roma, Batistuta ha continuato a segnare, nonostante abbia accusato problemi a un ginocchio, e nella sua prima stagione ha vinto lo scudetto. Nel corso del Campionato, Capello ha sostituito per scelta tecnica tutti i suoi attaccanti, compreso il capitano Totti, mai però Batistuta. Ottimo il suo rendimento anche nella nazionale argentina nella quale ha segnato più di 50 reti, superando Maradona nella classifica dei cannonieri, e ha vinto due Coppe America. In occasione della prima vittoria, nel 1991, è stato capocannoniere del torneo con 6 reti; nel 1995, con 4 reti, ha condiviso il titolo con il messicano Luis Garcia e il brasiliano Tulio. La stessa fortuna non lo ha accompagnato durante i tre Mondiali da lui disputati, nel 1994, nel 1998 e nel 2002, nei quali anche per una condizione fisica a volte incerta, si è alternato in campo con Hernan Jorge Crespo.

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