Pésce, Gaetano

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Architetto, artista e designer italiano (n. La Spezia 1939). Tra i fondatori del gruppo N, esponente del radical design, impegnato nella progettazione di interni, ha creato vari mobili; in campo architettonico ha elaborato numerosi progetti sperimentali, tra cui: Organic Building, Osaka (1993); ristrutturazione dell'agenzia pubblicitaria Chiat Day, New York (1994). I suoi lavori sono stati esposti in molte importanti mostre in Europa, America e Giappone. Suoi pezzi figurano nelle collezioni permanenti di grandi musei, quali: il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum di New York, il Centre national d'art et de culture Georges Pompidou e il Musée des arts décoratifs di Parigi, il Museo d'arte moderna di Torino, il Centre canadien d'architecture e il Musée des arts décoratifs di Montréal.

Vita

Dal 1959 ha studiato a Venezia, all'Istituto universitario di architettura (IUAV), dove si è laureato nel 1965, e si è perfezionato all'Istituto superiore di design a Padova. Ha esordito come artista e regista teatrale e cinematografico (Pièce per una fucilazione, performance multimediale, 1967; Irreversione, 1968). All'inizio della sua carriera è stato fra i più significativi esponenti del radical design, mostrando già durante gli anni dell'università la propensione all'uso di espressioni artistiche multiple, incentrate sull'uomo e sulle sue esigenze. Noto per l'abilità e l'interesse nell'uso di materiali plastici schiumati, ha tratto dalla sperimentazione diretta con resine e materiali plastici in genere spunti notevoli per la progettazione originale di oggetti. Nel 1959 ha fondato a Padova il movimento d'arte programmata Gruppo N, a partire dal quale si è confrontato con altri movimenti artistici a livello internazionale. Presente nel 1965 nei paesi del Nord Europa e in particolare in Finlandia, si è trasferito successivamente a Parigi e, dal 1983, a New York, dove ha svolto anche attività didattica. È stato inoltre visiting professor in varie università e scuole di architettura in Italia e all'estero. All'interno dello studio professionale di New York ha condotto, come designer, una intensa attività di sperimentazione sulle forme e sui materiali, disegnando oggetti espressionisticamente connotati che gli hanno dato notorietà internazionale.

Opere

Attraverso le sue creazioni artistiche, architettoniche e di design, P. ha alimentato il dibattito su temi di grande rilevanza, tra i quali il sostegno della diversità degli individui (con la teorizzazione della serie diversificata di oggetti simili ma non identici), la stimolazione sensoriale per mezzo di esperienze intorno o dentro agli oggetti (suono, odore, vista, tatto, ecc.), il problema del «mal fatto» (come constatazione e accoglimento delle interpretazioni soggettive e culturali nell'esecuzione di opere). Ha inoltre promosso esperienze di autoproduzione sia con il marchio Fortebraccio sia con i più recenti Fish design e Open sky. Tra le numerose mostre organizzate sulla sua opera in tutto il mondo, si ricordano Le temps des questions, tenuta al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1996, Gaetano Pesce. Il rumore del tempo, ampia retrospettiva allestita alla Triennale di Milano nel 2005 e, più recentemente, la mostra Gaetano Pesce. Architettura e figurazione, tenutasi nel 2017 al Palazzo Ducale di Mantova. Tra i progetti sperimentali di architettura sviluppati da P. si citano: il Loft verticale (1982), un edificio con le pareti in mattoni di poliuretano rigido; la ristrutturazione dell'appartamento del fotografo A. Hubin a Parigi (1986); la torre residenziale per l'habitat individualizzato a San Paolo del Brasile (1989); l'Organic Building di Osaka, con pareti esterne in materiale plastico (1990); gli interni dell'agenzia pubblicitaria TBWA Chiat/Day a New York (1994); la propria casa di vacanze a Baía in Brasile (con pareti in caucciù) e un Souvenir shop del Millennio, interamente in silicone, ad Avignone, entrambi del 2001; il Pink Pavillon a Milano (2008), costruzione sperimentale destinata ad accogliere laboratori per bambini legati alle mostre in corso in Triennale; il Pescetrullo (2008), abitazione realizzata nella campagna pugliese utilizzando casseforme di legno e poliuretano espanso. Tra i principali prodotti sviluppati con note aziende si ricordano invece: poltrone e sedute Serie Up (1969) e poltrona Yeti (1968-69), per C&B; insieme di tavoli (Arca) e sedie Golgotha (1972-73); poltrona Sit Down (1975), divani Cannaregio (1987), tavolo Sansone, sedute Dalila (1980), divano Tramonto a New York (1980) e poltrone i Feltri (1987) per Cassina; sedia Green street chair (1984) per Vitra; bottiglia per l'acqua minerale Vittel (1986-87); caffettiera Vesuvio (1992) per Zani & Zani; sedia Umbrella chair (1995) per Zerodisegno; sedia, tavolo e poltroncine 543 Broadway (1995) per Bernini; collezione di mobili Nobody's perfect (dal 2002) per Zerodisegno; cappa da cucina Pescecappa (2009) per Elica.

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