GALATTAGOGHI

Enciclopedia Italiana (1932)

GALATTAGOGHI (dal gr. γάλα "latte" e ἀγωγός "che conduce")

Alberico Benedicenti

Rimedî che aumentano la secrezione lattea o ne modificano la qualità. Alcuni alimenti (fecole, zucchero, verdure cotte, somatose) possono promuovere la secrezione lattea, e così pure erbe nostrane quali il crescione (Nasturtium officinale), la malva (Malva silvestris), la borragine (Borrago officinalis) e la salvia (Salvia officinalis). Utile è considerata una leguminosa, la Galega officinalis, proposta come galattagogo nel 1893 da E. Gillet Darmitte. S'usa in polvere (0,50-1 gr., 3-4 volte al giorno) ovvero in forma d'estratto, unito a sostanze toniche, a varî zuccheri e al malto o derivati dal malto. La cascarilla (Croton eluteria), il iaborandi (Pilocarpus pennatifolius), il coriandolo (Coriandrum sativum), il marrubio (Marrubium vulgare), l'angelica (Angelica officinalis) dimostrano pure una azione galattagoga.

Anche la farina dei semi di cotone, privati dell'olio per spremitura a freddo (lactagol), sembra possegga un potere galattogeno considerevole, usata a 3-4 cucchiaiate al giorno. Poiché studî recenti hanno dimostrato, che l'ipogalattia è dovuta a deficienza di ormoni, sono stati indicati, per aumentare la secrezione lattea, varî preparati opoterapici, quali gli estratti di ghiandola mammaria, di ghiandola ovarica, l'estratto di placenta, di post-ipofisi e di tiroide, associati in proporzioni diverse e somministrati spesso per via orale, in forma di compresse.

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