GAMBIA

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Gambia

Paolo Migliorini e Silvia Moretti
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(XVI, p. 354; App. III, i, p. 697; IV, i, p. 892; V, ii, p. 360)

Popolazione e condizioni economiche

di Paolo Migliorini

In occasione dell'ultimo censimento (1993) la popolazione della Repubblica del G. risultava di 1.038.100 ab., per un quarto circa concentrati nell'area urbana di Banjul; nel 1998, secondo una stima, erano saliti a 1.229.000. L'incremento molto sostenuto e la scarsità di spazio coltivabile, in gran parte destinato alla produzione commerciale delle arachidi, tendono ad aggravare progressivamente la dipendenza alimentare dall'estero: riso, altre derrate e animali vivi rappresentano un terzo del valore delle importazioni. Nel 1996 le attività primarie (comprese quelle forestali e la pesca) occupavano l'80% delle forze di lavoro e concorrevano a formare il 27% del PIL. Progetti per la diffusione della risicoltura irrigua nella media valle del fiume Gambia, avviati fin dagli anni Sessanta con l'assistenza tecnica e finanziaria di paesi stranieri e di organizzazioni internazionali, si sono tradotti in insuccessi, perché si sono rivelati incompatibili con le consuetudini della società rurale gambiana.

Le industrie manifatturiere si limitano essenzialmente ad alcuni impianti per la lavorazione delle arachidi. Il G. è totalmente dipendente dall'estero per le forniture di energia. Il settore dei servizi nei primi anni Novanta ha registrato una forte espansione per effetto dello sviluppo delle attività turistiche. Prima dei rivolgimenti politici (colpo di Stato e instaurazione di un regime militare nel 1994), che si sono ripercossi negativamente su questo settore, erano più di 100.000 l'anno gli europei che trascorrevano periodi di vacanza, tra novembre e aprile, sulle spiagge di Banjul e dintorni. Dopo il colpo di Stato è venuta meno anche la presenza di tecnici e funzionari dei paesi donatori e degli organismi economico-finanziari internazionali impegnati nei programmi di cooperazione.

bibliografia

The Gambia, studies in society and politics, ed. A. Hughef, Birmingham 1991; P. Migliorini, Ambiente, sistemi agricoli e strutture sociali della media valle del fiume Gambia, in Bollettino della Società geografica italiana, s. xii, 1996, 4, pp. 457-78; R.A. Schroeder, "Re-claiming" land in the Gambia: gendered property rights and environmental intervention, in Annals of the Association of American Geographers, 1997, pp. 487-508.

Storia

di Silvia Moretti

Il G. ottenne l'indipendenza nell'ambito del Commonwealth nel 1965, e divenne una repubblica il 24 aprile 1970. Dopo quasi trent'anni di multipartitismo, il 22 luglio 1994 un colpo di Stato militare, opera di un gruppo di giovani ufficiali guidato dal tenente Y. Jammeh, portò alla deposizione del Presidente della Repubblica D. Jawara, leader del People's Progressive Party (PPP), in carica dal 1970. Vietata ogni attività politica e sospesa la Costituzione approvata nel 1970, il potere fu assunto da un Consiglio governativo provvisorio delle forze armate diretto da Jammeh, che si autoproclamò presidente della Repubblica. Il nuovo regime affermò di voler combattere la corruzione diffusa nella classe politica, nella pubblica amministrazione e tra le forze armate, e nominò alcune commissioni d'inchiesta. Il colpo di Stato fece precipitare il paese nell'isolamento internazionale, privandolo degli aiuti economici tradizionali della Banca mondiale e del sostegno di molti stati membri dell'Unione Europea. Per ottenere nuovi finanziamenti, tra il 1994 e il 1995 il G. allacciò nuove relazioni diplomatiche con la Libia, Taiwan, Cuba e Iran. Nel 1995 fu ripristinata la pena di morte e furono arrestati numerosi giornalisti e dissidenti. Sempre nel 1995, in occasione del referendum popolare di approvazione di alcuni emendamenti costituzionali, fu nuovamente autorizzata l'attività dei partiti politici, fatta eccezione per i tre che avevano ricoperto responsabilità di governo nei trent'anni precedenti al golpe: il People's Progressive Party del deposto presidente Jawara, il Gambia People's Party e il National Convention Party.

Le elezioni presidenziali del 26 settembre 1996 videro il successo del presidente Jammeh, candidato della Alliance for Patriotic Reorientation and Construction (APRC), dimessosi poche settimane prima dall'esercito per candidarsi alla presidenza da civile, come previsto dalla nuova Costituzione. Le elezioni legislative del 2 gennaio 1997 sancirono il successo dell'APRC di Jammeh, che conquistò 33 dei 45 seggi dell'Assemblea nazionale, la cui seduta inaugurale del 16 gennaio sancì l'entrata in vigore della nuova Costituzione. Secondo alcuni osservatori il largo consenso tributato al nuovo regime dagli elettori era dovuto agli ambiziosi progetti di Jammeh che, in pochi anni, a differenza di quanto era stato fatto durante la presidenza Jawara, aveva avviato la costruzione di scuole, ospedali, università, stazioni televisive e la modernizzazione delle vecchie infrastrutture (porto, nuovo terminal). L'opposizione criticò duramente questo programma di 'facciata', causa di spese eccezionali per il paese. Nell'aprile 1997, con la destituzione dei governatori militari regionali ancora al potere, fu completato il ritorno dei civili al governo e nelle cariche pubbliche. Sul piano internazionale, dopo lo scioglimento della Confederazione della Senegambia (organismo istituito per avviare il processo di unificazione di G. e Senegal), avvenuto nel 1989, i due paesi attraversarono un periodo di difficili relazioni, superato solo a partire dal gennaio 1991. Nel gennaio 1996 e nell'aprile 1997, nonostante la presenza in Senegal di numerosi oppositori del regime di Jammeh, i due paesi firmarono accordi di buon vicinato per combattere il commercio della droga, l'immigrazione illegale e per favorire i traffici commerciali.

bibliografia

Z. Yeebo, State of fear in paradise: the military coup in the Gambia and its implications for democracy, London 1995.

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