Gammaterapia

Dizionario di Medicina (2010)

gammaterapia


Ogni trattamento radiante che sfrutta l’azione terapeutica delle radiazioni gamma. Nella moderna g., sulla scorta degli avanzamenti della radiobiologia, sono stati messi a punto schemi terapeutici tali da ottimizzare le terapie rendendole molto efficaci contro cellule tumorali o patologiche, e contemporaneamente rendendo trascurabili i danni sulle cellule sane circostanti (le radiazioni gamma sono potenzialmente pericolose per il DNA di tutte le cellule). In oncologia, la g. serve ad irradiare con precisione tumori o loro metastasi, sfruttando solitamente il cobalto o l’iridio radioattivi. In neurologia, viene utilizzata nel trattamento incruento, in una sola sessione, del neurinoma del nervo acustico, nella nevralgia trigeminale, in alcune forme di epilessia. In questo caso l’apparecchiatura utilizza radiazioni gamma emesse dal cobalto 60, senza la necessità di aprire la scatola cranica: le radiazioni vengono utilizzate come una sorta di bisturi virtuale, convogliate con precisione sul bersaglio intracranico (la testa del paziente viene immobilizzata con un casco stereotassico), senza danneggiare il tessuto sano circostante.