GELATINA

Enciclopedia Italiana (1932)

GELATINA

Guido BARGELLINI
Alberico BENEDICENTI
Franco GROTTANELLI

. È una sostanza proteica appartenente al gruppo degli albuminoidi o sclero-proteine, la quale si scioglie nell'acqua calda formando una soluzione colloidale che per raffreddamento si rapprende in una massa gelatinosa elastica, dotata di forte potere adesivo. Quando viene idrolizzata per riscaldamento con acidi o con alcali si decompone dando origine a diversi ammino-acidi fra i quali la leucina, l'acido aspartico e l'acido glutammico, l'alanina e la fenil-alanina, molta glicocolla e molta prolina: fra i prodotti di scissione non si ritrova la tirosina. Si ottiene la gelatina riscaldando con acqua diverse parti di animali: cascami di pelle non conciata, cartilagini, tendini, teste di bove o di altri animali oppure le ossa, digrassate prima. Per riscaldamento con acqua sotto pressione si ha una soluzione che viene concentrata nel vuoto e poi, eventualmente dopo decolorazione con idrosolfito o con altri imbiancanti, viene lasciata gelatinizzare: si fa infine l'essiccamento del prodotto ottenuto (v. anche colla). Il prodotto commerciale più impuro, che viene venduto in lamine giallastre, è noto col nome di colla. Il prodotto più puro è in commercio in foglie sottili, incolore, inodore e insapore. La colla di pesce o ittiocolla è gelatina ricavata dalla vescica natatoria e dalla pelle dei pesci per lungo riscaldamento con acqua.

La gelatina si putrefà facilmente; per riscaldamento si decompone svolgendo odore di corno bruciato. Il tannino la precipita dalle sue soluzioni. La formaldeide la indurisce. Con il bicromato di potassio all'oscuro rimane inalterata; dopo l'azione della luce invece la gelatina viene resa insolubile nell'acqua: questa proprietà viene utilizzata in fotografia.

La gelatina ha numerose applicazioni pratiche. La colla viene usata non solo come materia adesiva per legno, carta, ecc., ma serve anche nella fabbricazione della carta. La gelatina pura viene usata come emulsionante del bromuro d'argento, nella fabbricazione delle lastre, film e carte fotografiche; serve per chiarificare il vino e la birra, per confezionare gelatine di carne, di pesce, di frutta, ecc., per fare capsule gelatinose adoperate in farmacia, ecc.

Farmacologia. - È entrata in terapia per le sue proprietà emostatiche dovute forse, in parte, ai sali di calcio che contiene. Secondo P. Carnot la soluzione di gelatina posta sulle piaghe eserciterebbe un'azione adesiva e protettiva, faciliterebbe per la sua azione gelificante l'otturamento dei piccoli vasi sanguinanti e favorirebbe la coagulazione del sangue e l'azione riparatrice dei tessuti. S'usa frequentemente, nelle epistassi, nelle metrorragie, nelle emorroidi, nelle ulcere da vene varicose, un siero gelatinato formato da 20-50 gr. di gelatina e 10 di cloruro di calcio sciolti in 1 litro d'acqua. Esso può adoperarsi per lavaggi, irrigazioni, tamponamenti e per iniezioni ipodermiche, previa accurata sterilizzazione. In quest'ultimo caso può talora produrre elevazione termica, insonnia, e dare localmente dolori e ascessi. Secondo le esperienze di A. Dastre il siero gelatinato sarebbe da considerare inoffensivo, ma sono stati descritti casi, benché rarissimi, d'ipercoagulabilità generale del sangue con obliterazione di grossi tronchi e morte. La soluzione di gelatina s'usa anche per via orale nell'ematemesi, nell'osteomalacia e per favorire l'osteogenesi ed è anche adoperata, com'è noto, per le sue proprietà alimentari.

Gelatine esplosive.

Le gelatine esplosive, dette anche gomme esplosive e gelatine dinamiti, sono esplosivi dirompenti d'uso industriale e militare, appartenenti al gruppo delle dinamiti a base attiva (v. dinamite).

La prima gelatina esplosiva venne preparata nel 1875 da A. Nobel mescolando 93 parti di nitroglicerina con 7 parti di cotone collodio (nitrocellulosa con tenore di azoto inferiore al 12%). Questa composizione iniziale fu poi modificata o variando leggermente le proporzioni della nitroglicerina e del cotone collodio, come nella gomma militare (nitroglicerina parti 92, cotone collodio parti 8), o aggiungendovi sostanze attive e inerti come in un tipo usatissimo di gelatina dinamite, composta da nitroglicerina 82, cotone collodio 5, nitrato di sodio 9, cellulosa 4.