Lichtenberg ‹lìh'tënberk›, Georg Christoph. -
VitaProfessore straordinario di fisica (1769), nel 1774 divenne membro della Società delle scienze di Gottinga. Si recò due volte in
Opere. e pensiero. La fama che ebbe come scrittore, assai vasta già al suo tempo, è legata alla insolita capacità di osservazione e di lucida trascrizione, che ne fa un modello nel genere aforismatico e, insieme, una delle figure più rappresentative del maturo illuminismo tedesco. In polemica da un lato con J. K. Lavater e dall'altro con i poeti dello Sturm und Drang, conoscitore alla fonte della cultura inglese, L. affronta con spregiudicatezza i temi apparentemente più disparati, per proporre una sua visione a tutti i livelli umanistico-razionalistica, in avversione al misticismo in qualunque forma proposto o insinuato. Fra i suoi scritti più significativi Timorus (1771), giovanile presa di posizione a favore della tolleranza religiosa; Briefe aus England (1775-78), che lo rivelano buon conoscitore del teatro inglese e attento osservatore del costume in Inghilterra; Über Physiognomik wider die Physiognomen (1778), contro la teoria di Lavater. Ma la sua migliore produzione è fornita dagli Aphorismen (post., 1800-06), estremamente consapevoli e lucidi, singolari eppure non stravaganti nella forma, profondi eppure accessibili.