Canning, George

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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare tra le file dei tories. Seguace di Pitt fin dal 1792, entrò deputato ai Comuni due anni dopo. Sottosegretario al Foreign Office (1797-99) nel gabinetto Pitt, ne appoggiò la politica di mantenimento di focolai antifrancesi principalmente in Italia. In previsione di una lunga durata della guerra contro la Francia difese la politica bellica di Pitt; inoltre sostenne la necessità dell'emancipazione politica dei cattolici, e per dissensi con la corona su tale argomento si dimise insieme a Pitt nel 1801. Oppositore della politica pacifista di Addington, tornò al potere quale tesoriere della Marina nell'ultimo gabinetto Pitt (1804). Ministro degli Esteri sotto il duca di Portland dal 28 marzo 1807 al 9 sett. 1809, spetta a C. il merito di aver distrutto il predominio francese nei paesi scandinavi, predisponendo la cattura della flotta danese, dopo che gli Inglesi erano venuti a conoscenza dei termini segreti del trattato di Tilsit. In opposizione al ministro della Guerra Castlereagh propugnò, in accordo con Wellington, la concentrazione delle forze militari britanniche nella penisola iberica. Ritiratosi dalla politica attiva, fu nel 1816 invitato a partecipare al governo Liverpool, in cui Castlereagh, col quale si era nel frattempo riconciliato, era ministro degli Esteri, e, dopo il suicidio di questo nel 1822, ne assunse la successione divenendo leader ai Comuni. In contrapposto alla tesi austriaca sostenne il principio del non-intervento negli affari interni degli altri stati, favorendo così i varî movimenti liberali e nazionali. Appoggiò il movimento costituzionale in Portogallo e, essendosi la Santa Alleanza pronunciata per bocca di Metternich a vantaggio dei Turchi, si oppose difendendo i Greci insorti. Intervenne a favore dei Francesi entrati in Spagna per assolvere a impegni presi prima del trattato di Vienna, ma riconobbe l'indipendenza delle colonie spagnole nel Sud-America. Con l'appoggio dei whigs moderati fu nominato primo ministro il 10 apr. 1827: aveva per programma l'emancipazione dei cattolici, ma, minato dalle fatiche, si spense dopo solo quattro mesi dalla sua assunzione al governo.

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