GERMANIA DEL NORD, Confederazione della

Enciclopedia Italiana (1932)

GERMANIA DEL NORD, Confederazione della (ted. Norddeutscher Bund)

Francesco Tommasini

Fu costituita in conseguenza della guerra austroprussiana del 1866. Col trattato di pace di Praga (23 agosto 1866) l'Austria prese atto dello scioglimento della Confederazione germanica, consentì a un nuovo ordinamento della Germania senza la sua partecipazione e riconobbe l'unione federale più stretta che la Prussia si proponeva di fondare al nord del Meno (art. 4). Bismarck aveva rinunziato, per il momento, a riunire sotto l'egemonia prussiana tutti gli stati tedeschi non compresi nei dominî della casa di Asburgo, in seguito alla minaccia di un intervento francese e per non aver l'aria di assoggettare con la forza quegli stati meridionali (Baviera, Württemberg, Baden, Assia granducale) che si erano battuti accanto all'Austria ed erano stati sconfitti insieme con essa.

Il 18 agosto 1866 la Prussia e 15 altri stati della Germania settentrionale (Anhalt, Brunswick, Lippe, Oldenburgo, Reuss cadetto, Sassonia-Altenburg, Sassonia-Weimar, Sassonia-Coburgo-Gotha, Schaumburg-Lippe, i due Schwarzburg, Waldeck e le tre città anseatiche) conclusero un trattato d'alleanza offensivo e difensivo della durata di un anno e presero l'impegno d'unirsi in confederazione. A tale trattato aderirono il 21 agosto i due Meclemburgo, l'Assia granducale (per la parte situata al nord del Meno) e il Reuss primogenito il 26 settembre; la Sassonia-Meiningen l'8 ottobre; il regno di Sassonia il 21 ottobre. Degli stati settentrionali, che avevano fatto parte della Confederazione germanica mancavano soltanto il Lussemburgo e il Limburgo, appartenenti al re d'Olanda. Il 15 dicembre Bismarck convocò a Berlino i plenipotenziarî di tali stati e comunicò loro un progetto di costituzione per la confederazione, che egli aveva elaborato secondo le sue vedute personali e che fu accettato con alcune modificazioni il 7 febbraio 1867: il 12 in tutti gli stati ebbero luogo le elezioni per una dieta (Reichstag) costituente, la quale si riunì a Berlino il 24 dello stesso mese, discusse e approvò a sua volta (16 aprile) la costituzione medesima. Questa, che fu poi votata anche dai parlamenti di tutti i singoli stati partecipanti ed entrò in vigore il 1° luglio, istituiva una presidenza, un consiglio federale e una dieta.

La presidenza (Praesidium) spettava al re di Prussia, il quale, rappresentato da un cancelliere federale di sua scelta, aveva il diritto di pace e di guerra, la direzione della politica estera con facoltà di concludere trattati e di nominare e ricevere ambasciatori, il comando supremo dell'esercito e della flotta. Il consiglio federale (Bundesrat) si componeva di rappresentanti dei singoli stati. La dieta (Reichstag) era eletta direttamente dalla popolazione a suffragio universale in ragione di un deputato per ogni 100.000 abitanti: aveva per competenza l'approvazione del bilancio e delle leggi. Oltre all'esercito e alla flotta, venivano unificati il regime doganale ed il servizio postale e telegrafico; l'esercizio delle ferrovie rimaneva (sotto un controllo generale e sulla base dell'eguaglianza delle tariffe) ai singoli stati, ma il governo poteva costruire linee strategiche. Nella dieta costituente, si era chiesto che i fondi per le spese militari e il contingente di leva si votassero annualmente, ma si era venuti poi a un accordo per cui tale materia fu regolata in una sola volta fino a tutto il 1871.

La costituzione della Confederazione del Nord differiva profondamente da quella della Confederazione germanica. Esclusa l'Austria, essa sanzionava l'egemonia incontrastata e incontrastabile della Prussia, la quale aveva nel consiglio federale 17 voti su 43 e non più, come nella dieta di Francoforte, 4 su 69 o 1 su 17. Creava un capo con poteri larghi e ben definiti. Mentre la dieta di Francoforte era un'assemblea essenzialmente politica le cui decisioni, per divenire esecutive, dovevano ottenere la sanzione legislativa nei singoli stati, il Reichstag era una vera e propria assemblea legislativa. Mentre la dieta di Francoforte era composta di plenipotenziarî, i quali agivano in conformità delle istruzioni dei rispettivi governi, Bismarck, che pure in Prussia aveva mostrato tendenze spiccatamente autoritarie, aveva voluto creare, accanto al consiglio federale, un'assemblea popolare, concezione audace, intesa a ravvivare il sentimento unitario della nazione, a infrenare le tendenze particolariste dei governi dei diversi stati tedeschi e ad evitare interventi stranieri. Sebbene Bismarck si fosse nel 1867 mostrato recisamente contrario al ristabilimento della dignità imperiale a favore del re di Prussia, la Confederazione del Nord era sostanzialmente già l'Impero, quale esso fu poi proclamato nel 1871. Il 14 luglio 1867 Bismarck fu nominato cancelliere della Confederazione del Nord; il 15 agosto il Bundesrat e il 10 settembre il Reichstag, eletto il 31 agosto, iniziarono la loro prima sessione ordinaria.

Quanto agli stati meridionali (Baviera, Württemberg, Baden e Assia granducale per la parte situata a sud del Meno), il trattato di Praga stabiliva che essi costituirebbero un'unione avente esistenza internazionale indipendente e i cui vincoli nazionali con la Confederazione del Nord formerebbero oggetto di un'ulteriore intesa fra le due parti. Ma Bismarck si studiò fin dall'inizio d'impedire tale unione, che avrebbe potuto cadere sotto l'influenza austriaca o francese e rendere più difficile l'adesione completa degli stati meridionali alla confederazione del nord. Già nell'agosto del 1866, egli, servendosi delle imprudenti richieste scritte fattegli dal governo francese per l'annessione della riva sinistra del Reno, concluse con loro trattati segreti di alleanza offensiva e difensiva, che fece poi pubblicare nel marzo 1867 al momento della crisi del Lussemburgo. La costituzione della Confederazione del Nord prevedeva l'ammissione degli stati meridionali o di uno di essi per mezzo di una legge federale: ciò aveva il duplice scopo di rendere possibile l'entrata successiva di tali stati e di prevenire che l'accessione di essi provocasse una modificazione della costituzione medesima. Fra gli stati meridionali, il Baden, il cui granduca aveva sposato una figlia del re di Prussia, si mostrava propenso ad entrare senz'altro nella Confederazione del Nord, mentre in Baviera, nel Württemberg e nell'Assia le tendenze particolariste erano tuttora molto forti. Ma lo scioglimento dello Zollverein, avvenuto dopo Sadowa, aveva lasciato economicamente isolati tali stati: essi non esitarono quindi ad accettare la proposta di Bismarck di ricostituire l'unione doganale, che ebbe un presidente, il re di Prussia, e due assemblee legislative, il consiglio federale doganale (Zollbundesrat) e un parlamento doganale (Zollparlement), le quali altro non erano che il Bundesrat e il Reichstag della Confederazione del Nord, completati con l'aggiunta dei rappresentanti degli stati meridionali (8 luglio 1867); la competenza dell'unione doganale si estendeva anche ai provvedimenti da prendere "all'infuori della zona doganale per la difesa delle frontiere doganali comuni".

Sul terreno militare, gli stati meridionali decisero alla conferenza di Stoccarda (5 febbraio 1867) di conformare i loro ordinamenti a quelli prussiani e ratificarono nell'autunno seguente, insieme con quello per lo Zollverein, i trattati d'alleanza del 1866. La Prussia concluse convenzioni militari col Baden e con l'Assia; il suo regolamento per le esercitazioni e il suo fucile furono adottati successivamente dal Baden e dal Württemberg. Sulla fine del 1868 anche la Baviera aveva in gran parte assimilato il suo esercito a quello prussiano. Malgrado il trattato di Praga, grandi passi erano così stati fatti verso l'unità germanica.

Bibl.: H. Sybel, Die Begründung d. d. Reichs durch Wilhelm I., Monaco-Lipsia 1892-95; D. Lorenz, Kaiser Wilhelm u. die Begründung d. Reichs, Jena 1902; P. Laband, Das Staatsrecht d. d. Reiches, Tubinga-Lipsia 1902.

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