Ghermire

Enciclopedia Dantesca (1970)

ghermire

Antonio Lanci

Esclusivo dell'Inferno, significa " afferrare con gli artigli ", detto dei diavoli: XXI 36 e quei tenea de' piè [di un dannato] ghermito 'l nerbo: " ‛ Ghermire ' est verbum avis rapientis: ideo bene datur hic diabolo qui repraesentatur in figura avis cum alis et unguibus " (Benvenuto); chiosa il Cesari: " bello quel ghermito, che dice le branche del diavolo essere unghiate, come di girifalco ". Nel canto successivo, Calcabrina... / volse li artigli al suo compagno [Alichino], / e fu con lui sopra 'l fosso ghermito (XXII 138), il Sapegno interpreta " si ghermì ".

" Il trapassato sottolinea, al solito, la repentinità del gesto ", nota ancora il Sapegno,. come in If I 62 dinanzi a li occhi mi si fu offerto / chi per lungo silenzio parea fioco; il Chimenz precisa: " pass. per reciproco, si ghermì "; diversamente il Cesari: " Non è da intendere questo verso così: ‛ E fu ghermito con lui sopra 'l fosso '; ché anzi egli ghermì l'altro; ma ‛ e, con lui da sé ghermito, fu sopra 'l fosso ', cioè ‛ con lui, che avea ghermito ' "; senz'altro insufficiente la parafrasi del Torraca e di Casini-Barbi: " Io ghermì ".