SACCO, Giacomo Filippo

Enciclopedia Italiana (1936)

SACCO, Giacomo Filippo

Emilio Albertario

Presidente del senato milanese, sotto l'ultimo duca Sforza, Francesco II. Per incarico di questo formò una commissione di senatori magistrati e giureconsulti per ricercare e scegliere i decreti emanati dai principi Visconti e Sforza e metterli insieme con opportune correzioni e aggiunte. L'opera fu compiuta sotto il regno di Carlo V succeduto agli Sforza nel dominio milanese: così il codice delle constitutiones dominii Mediolanensis, diviso in 5 libri (il 1° concerne gli ebrei, i senatori e altri ufficiali pubblici, ecc.; il 2° le tutele e curatele, i pubblici notai, il processo civile; il 3°, materie di diritto civile; il 4°, diritto penale e processo criminale, privilegi fiscali, oneri, acque e strade pubbliche, ecc.; il 5°, uffici amministrativi), fu promulgato nel 1541 e entrò in vigore il 1° gennaio dell'anno successivo.

Il nome del S. è legato a questa importante compilazione, che dava ordine e unità al dritto provinciale, in quanto si consideravano abolite le costituzioni non comprese nel codice, e quelle nel codice inserite prevalevano sugli statuti locali. Delle dodici edizioni a stampa delle costituzioni milanesi la prima, del 1541, è ufficiale; l'ultima riporta come introduzione, il libellus de origine iuris mediolanensis del causidico Francesco Grasso, che collaborò alla compilazione. L'edizione migliore e più corretta è la penultima, del 1747, curata da Gabriele Verri, il quale vi prepose un Prodromus de origine et progressu iuris mediolanensis e vi aggiunse una raccolta (collectanea) di decisioni del senato illustrative della legislazione.

Bibl.: P. del Giudice, Storia del dir. it., II, Milano 1923, pp. 23-25.

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