GAGGINI, Giacomo Maria

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 51 (1998)

GAGGINI, Giacomo Maria

Caterina Olcese Spingardi

Figlio di Giuseppe Maria e di Giovanna Francesca Mazzetti, nacque il 2 febbr. 1749 a Bissone, nel Canton Ticino, dove risulta ancora risiedere nel 1761. Piuttosto giovane si affermò a Genova come architetto. Fu infatti fra i partecipanti al concorso per la ricostruzione di palazzo ducale, che seguì l'incendio del 1777. Il 16 ag. 1779 divenne accademico di merito della Ligustica e il 24 dello stesso mese fu nominato direttore della scuola di architettura presso la stessa istituzione, carica che mantenne fino al 1797.

Poche sono le opere sicuramente realizzate dal G.: la più nota è la facciata dell'ospedale dei cronici sulla via Giulia, opera molto lodata all'epoca per la semplicità di linee e proporzioni, ma andata in seguito distrutta (ne resta tuttavia documentazione fotografica). Con l'architetto G. Pellegrini si occupò inoltre della nuova sede dell'Accademia Ligustica in piazza Soziglia, dove l'istituto si trasferì nel 1791.

Più volte fu coinvolto nell'elaborazione dei fastosi apparati effimeri realizzati in occasione dell'elezione dei dogi: le fonti ricordano in particolare il trionfo per l'incoronazione di Giuseppe Maria Doria, commissionatogli da Gian Giacomo Cattaneo nel 1793, occasione per la quale inventò una struttura a tempio definita "Santuario dell'Agricoltura".

Il 6 marzo 1801, succedendo a C. Barabino e a Lorenzo Fontana, fu eletto architetto del Comitato degli edili, incarico che mantenne fino alla morte. Come architetto "civico" si occupò del progetto per il monumento a Napoleone destinato a piazza Acquaverde, del quale si conservano documenti e disegni datati 1809-10; la statua, realizzata da N. Traverso, fu rimossa nel 1814 e andò distrutta. Inoltre, nel 1811, realizzò un grandioso progetto per un campo di Marte che sarebbe dovuto sorgere nella zona di S. Vincenzo (il preventivo è conservato presso l'Arch. di Stato di Genova, Tipi, b. 9, n. 67).

Sopravvissuto alla moglie Maria de Garvi, anch'essa proveniente da Bissone e appartenente a una famiglia di scultori, morì a Genova il 28 genn. 1812 (Arch. storico del Comune di Genova, Stato civile francese, volume Decessi 1812, n. 345).

Fonti e Bibl.: Lugano, Curia vescovile, Registro di battesimo della parrocchia di Bissone, 1753-1898 (copia su microfilm); Ibid., Registro dei cresimati della parrocchia di Bissone (1761); Genova, Arch. storico del Comune, Censimento della popolazione 1808, Molo, vol. F-O, nn. 11, 1319; Ibid., Comitato degli edili, reg. 2, Verbali 1800-1801; Ibid., Impero francese, reg. 214, Processi verbali del Consiglio municipale 1807-1811; Ibid., Ufficio de' lavori e stabilimenti pubblici, Feste e funzioni 1805-1814, filza 324; F. Alizeri, Guida artistica per la città di Genova, I, Genova 1846, p. 177; A. Merli, Delle arti del disegno e dei principali artisti in Liguria, Genova 1862, p. 39; F. Alizeri, Notizie dei professori del disegno dalla fondazione dell'Accademia, Genova 1864, I, pp. 72, 102, 105, 120, 122, 179-181, 183, 188; II, ibid. 1865, pp. 147, 208, 223, 278 s.; Id., Guida illustrativa… per la città di Genova e sue adiacenze, Genova 1875, pp. 467 s.; G. Merzario, I maestri comacini. Storia artistica di mille duecento anni (600-1800), II, Milano 1893, p. 238; L.A. Cervetto, I Gagini da Bissone…, Milano 1903, pp. 189-192; T. Pastorino, Il monumento di Napoleone a Genova, in Genova, XIV (1934), 2, pp. 97-116; G. Martinola, L'architetto Simone Cantoni (1739-1818), Bellinzona 1950, p. 38; G. Hubert, La sculpture dans l'Italie napoléonienne, Paris 1964, p. 299; E. De Negri, Ottocento e rinnovamento urbano. Carlo Barabino, Genova 1977, pp. 11, 13, 54, 57, 65; A. Buti - G.V. Galliani, Il palazzo ducale di Genova. Il concorso del 1777 e l'intervento di Simone Cantone, Genova 1981, p. 11; F. Sborgi, in La scultura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova 1988, p. 305; M.G. Montaldo Spigno, Cronache genovesi. Studi sul neoclassicismo e dintorni, Genova 1989, pp. 9 s., 32 s.; F. Sborgi, Alcune note sulla cultura artistica in Liguria nella seconda metà del Settecento, in Gerolamo Grimaldi e la Società patria. Aspetti della cultura figurativa ligure nell'età dell'Illuminismo (catal., Chiavari), a cura di L. Pessa, Genova 1990, pp. 34, 55; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XIII, p. 58; M. Guidi, Dizionario degli artisti ticinesi, Roma 1932, p. 142.

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