SAVARESE, Giacomo

Enciclopedia Italiana (1936)

SAVARESE, Giacomo

Mario Menghini

Uomo politico e finanziere, nato a Napoli nel 1817, ivi morto il 10 agosto 1884. Fece ampî studî di economia politica, di scienza amministrativa e finanziaria, coltivando a un tempo le lettere, specialmente quelle greche e latine, nelle quali diventò peritissimo; e in genere fu uomo di soda e svariata cultura. Negli anni della sua giovinezza si occupò con fervore e costanza in Napoli dell'educazione popolare, fondando asili infantili; al qual fine compì un viaggio in Toscana (1838), stringendo relazione col Lambruschini, col Capponi, col Mayer, col Vieusseux, che ebbero grande stima di lui. Consigliere di stato e ministro dei Lavori pubblici nel 1848, assisté ai torbidi del regime costituzionale, dopo il quale ebbe l'ufficio di direttore generale delle bonifiche. Fu tenuto in disparte nel 1860, e sebbene avesse previsto la fine della monarchia borbonica, non fu per l'unità d'Italia, preferendole una forma federativa di governo. Tuttavia, fu consigliere e assessore comunale di Napoli, e amico di uomini appartenenti ai partiti politici italiani più disparati, dal Branca e dal Sella al Seismit-Doda e a Giuseppe Ferrari.

Scrisse: Osservazioni sull'esposizione finanziaria del conte Bastogi e Le finanze napoletane e le finanze piemontesi dal 1848 al 1860 (Napoli 1862); Lettere di un contribuente a un uomo di stato (ivi 1868); Sulla tassa del macinato (ivi 1872), ecc.

Bibl.: F. Persico, G. S., in Rassegna nazionale, 15 settembre 1884; A. Anzilotti, Neoguelfi ed autonomisti a Napoli dopo il sessanta, in Movimenti e contrasti per l'unità italiana, Bari 1930; id., Corrispondenze spirituali tra Firenze e Napoli; un amico napoletano di G. P. Vieusseux, G. S., ivi.