Zanèlla, Giacomo. - Poeta (Chiampo1820 - Vicenza1888). Sacerdote dal 1843, insegnò lettere nel seminario di Vicenza, ma nel 1848 fu sospeso dall'insegnamento per i suoi sentimenti d'italianità; nel 1857 riottenne la cattedra; dopo l'annessione del Veneto, e sino al 1876, fu prof. di letteratura italiana nell'univ. di Padova. Assai più che alla sua opera critica (Paralleli letterari, 1885; Storia della letteratura italiana dalla metà del '700 ai giorni nostri, 1880, ecc.), Z. deve la sua fama all'opera poetica (Poesie, varie raccolte dal 1868; Astichello, 1884, 1887 e postume), nella quale, tentata dapprima una conciliazione poetico-filosofica tra scienza e fede (celebre l'ode Sopra una conchiglia fossile nel mio studio), finisce poi per ripiegarsi su sé stesso ad ascoltare le voci della natura, chiudendo questo suo vagheggiamento in limpidi versi, talora di classica purezza. Nel 1989 ha preso avvio l'ed. completa delle sue Opere, prevista in 7 voll., a cura dell'Accademia Olimpica di Vicenza.
Poeta e critico letterario, nato a Chiampo (Vicenza) il 9 settembre 1820, morto il 17 maggio 1888 in una sua villa presso Vicenza. Nel seminario di Vicenza disciplinò, nello studio delle lettere classiche, il suo gusto letterario, acquistando quella nitida e misurata eleganza di forma, che rimase sempre ...
zanèlla (o żanèlla) s. f. [dim. di zana]. – 1. Piccola zana (nel sign. di cesta o culla). 2. Fossetta che spesso fiancheggia le strade di campagna, o anche di città, destinata allo scolo delle acque piovane (più com. cunetta); fossetta che nelle stalle...