BIETTI, Giambattista

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 34 (1988)

BIETTI, Giambattista

Michele Virno
Josè Pecori Giraldi

Nacque a Padova il 29 apr. 1907 da Amilcare e da Clelia Engel. Studiò medicina.e chirurgia nell'università di Bologna, dove si laureò con lode nel 1930. Durante gli studi universitari fu allievo interno degli istituti di patologia generale di Pavia, di patologia medica e di igiene di Bologna. Mosse i primi passi nel campo dell'oftalmologia nella clinica oculistica dell'università di Bologna, sotto la guida del padre Amilcare., prematuramente scomparso nel 1930 (Dizionario biografico degli Italiani, X, pp. 370 s.). Nell'università di Bologna conseguì il premio Forlanini per la migliore votazione dei sei anni di corso e il premio Vittorio Emanuele II per la sua tesi di laurea dal titolo "L'igiene dell'occhio nell'illuminazione artificiale". Per l'anno accademico 1930-31 fu assistente volontario all'istituto di anatomia patologica dell'università di Bologna, diretto da G. Tarozzi. Inoltre frequentò le cliniche oculistiche di Friburgo, diretta da T. Axenfeld, e di Münster, diretta da A. von Szily, accostandosi così alla cultura oftalmologica della Mitteleuropa. Lavorò anche presso la clinica oculistica di Edimburgo con H. Traquair per approfondire le conoscenze di perimetria e per prendere contatti con il mondo oftalmologico anglosassone, allora poco noto in Italia, con cui rimase per tutta la vita in amichevole e feconda collaborazione. Nel 1931 fu nominato assistente nella clinica dell'università di Napoli diretta da V. Cavara, e nel 1933 aiuto, dapprima nella stessa clinica e successivamente in quella di Roma. Con il suo maestro Cavara, il B. trascorse un intenso periodo di lavoro sperimentale e clinico, che si estrinsecò in. contributi veramente originali come quelli riguardanti il passaggio della vitamina C nell'umore acqueo in misura superiore al sangue e teorie relative e gli studi sulle vitamine, che gli valsero nel 1939 il premio internazionale Cirincione d'oftalmologia, e come la pubblicazione della ponderosa monografia Le vitamine in oftalmologia (Bologna 1940). Nel 1933 conseguì con lode il diploma di specialista in oculistica, e per la sua dissertazione Criocausticazioni episclerali come mezzo di terapia del distacco retinico, in Bollettino d'oculistica, XIII (1934), pp. 576-617, gli fu conferito il premio Angelucci dell'università di Napoli. Nel 1934 conseguì la libera docenza in oftalmologia e clinica oculistica e svolse regolarmente negli anni successivi corsi di semeiotica e terapia oculare nelle scuole di specializzazione in oculistica di Napoli e Roma. Nel 1938 partecipò al concorso per la cattedra di clinica oculistica dell'università di Sassari, fu incluso nella terna dei vincitori e nominato professore straordinario presso la stessa università il 29 ott. 1930. Dopo un biennio venne promosso ordinario. Nel 1942-43 il B. fu preside della facoltà medico-chirurgica di Sassari. Durante l'anno accademico 1943-44, trovandosi lontano dalla Sardegna per gli eventi bellici, fu aggregato all'università di Roma, e svolse la propria attività in quella clinica oculistica. Nel 1946 fu designato con voto unanime della facoltà medica di Pavia a occupare la cattedra di clinica oculistica. Nel 1950 fu chiamato, ancora con voto unanime, alla cattedra di clinica oculistica alla facoltà medica di Parma. Il 15 dic. 1955, in seguito a voto unanime della facoltà medica, fu chiamato a dirigere la clinica oculistica dell'università di Roma. Mantenne la cattedra e la direzione dell'istituto fino alla morte.

L'attività scientifica dei B. si estrinsecò in tutti i campi dell'oftalmologia e costituì oggetto di 380 lavori che, pubblicati in riviste italiane e straniere, ebbero risonanza internazionale. Portano il suo nome ben 14 malattie oculari, fra le quali soprattutto la distrofia cristallina del fondo dell'occhio e certe particolari forme di distrofia, comeale (Sull'anatomia patologica della degenerazione corneale a tipo screziato, in Rass. ital. di oftalmologia, III R9341, pp. 241257; La dystrophie cornéenne nodulaire en ceinture des pays tropicaux à sol aride, in Bull. et mém. de la Soc. franç. d'ophalmologie, LXVIII [1955], pp. 101-129, in collaborazione con P. Guerra e P. F. Ferraris De Gaspare; Contribution à la connaissance des dégénérescences cornéennes séniles, in Archives dophtalmologie [Paris], XXV [1965], pp. 37-42; The Dystrophic-Degenerative Changes of the Cornea, in The Cornea World Congress, Washington 1965, pp. 107-120; Über eine besondere Form von unterer, mondsichelformiger ödematöser Hornhautdystrophie an staroperierten Augen, in Klinische Monatsblätter für Augenheilkunde, CLXV [1974], pp. 11-14). Nove tipi di interventi chirurgici furono realizzati e messi a punto dal B., quali la tecnica operatoria per la ptosi palpebrale (resezione tarso-congiuntivale-muscolare semplificata), i metodi operatori per il glaucoma (goniotomia anulare, goniotrabeculotomia, scierectoiridencleisis) e l'introduzione dell'uso della neve carbonica per via transcongiuntivale per la chiusura di rotture nel distacco retinico e per via epiteliale nel glaucoma. Il B. fu, infatti, il precursore e il pioniere della crioterapia in oftalmologia, le cui applicazioni nei vari distretti oculari furono discusse in un simposio internazionale da lui diretto, tenutosi a Roma nel 1970, durante il quale gli fu consegnato il prestigioso premio Axenfeld 1969.

I principali contributi con carattere di originalità del B. nel campo della fisiopatologia e patologia sperimentale furono il ruolo dell'anossia e dell'iperossia in patologia oculare, l'esplorazione della circolazione retinica durante il volo, gli studi sulla cataratta (alimentare, tetanica, ipoglicemica e sperimentale nella pellagra e loro interpretazioni). Nel campo dell'istologia normale e patologica, il B. descrisse per primo il rivestimento vitreo del corpo ciliare e identificò il melanocarcinoma dell'epitelio pigmentato retinico. Un altro campo in cui lavorò intensamente fu quello della microbiologia, specialmente riguardo agli studi sperimentali e clinici sul tracoma, che fecero di lui una delle massime autorità in questo settore e uno dei membri più eminenti dell'Organizzazione mondiale della sanità. Nel 1954, per la sua non comune competenza, fu eletto presidente della Lega internazionale contro il tracoma, carica che detenne fino alla morte. Di importanza fondamentale per l'isolamento dell'agente del tracoma fu la dimostrazione che per primo egli forni dell'inefficacia della streptomicina sulle inclusioni. Nel 1965 gli venne conferita la medaglia d'oro della Lega per i suoi studi nel campo del tracoma (Lo stato attuale della terapia sulfamidica nel tracoma, Bologna 1943; Further Contribution to the Intermittent Therapy of Trachoma with New Long-Acting Sulfonamides, in Amer. Journal of Ophthalmology, LXIII [1967], n. 2, pp. 1569-1573, in collaborazione con C. Pannarale e C. Milano). I contributi prettamente clinici apportati dal B. nel campo della oftalmologia furono le prime descrizioni della forma familiare di sinchisi scintillante, della retinite pigmentosa a settore, della sindrome "anomalie pupillari più chiazze di Bitot" non da avitaminosi.

Si deve al B. e ai suoi allievi l'aver evidenziato nuovi medicamenti che hanno avuto grande. successo nella terapia oftalmologica: dopo l'introduzione dell'impiego clinico di un agente osmotico per via orale, il glicerolo, per combattere l'attacco acuto di glaucoma (M. Virno-G. P. Cantore-C. Bietti-M. G. Bucci, Oral Glycerol in Ophthalmology: a Valuable New Method for the Reduction of Intraocular Pressure, ibid., LV [1963], pp. 1133-1142), sono stati realizzati altri agenti osmotici ad azione ipotonizzante oculare quali il propilenglicole per somministrazione orale (Propylenglycol: a New Osmotic Agent for Ophtalmic Uses, in Documenta ophthalmologica, XXXIV [1973], pp. 77-92, in collaborazione con M. Virno e J. Pecori Giraldi) e l'ascorbato di sodio per somministrazione endovenosa (M. Virno-M. G. Bucci-J. Pecori Giraldi-G. P. Cantore, Intravenous Glycerol-Vitamin C (Sodium Salt) as Osmotic Agents to Reduce Intraocular Pressure, in Amer. Journal of Ophthalmology, LXII [1966], pp. 824-833) che offrirono ulteriori possibilità di trattare efficacemente le ipertensioni oculari.

Nel 1968-71 il B. e i suoi allievi introdussero nella terapia antiglaucomatosa somministrata per via topica il primo beta-bloccante, il propanololo (Étude sur l'action hypotonisante oculaire du propanolol et du propanolol-pilocarpine par voie locale, in Bull. et mém. de la Soc. franf. d'ophalmologie, LXXXIV [1971], pp. 509-518, in collaborazione con M. G. Bucci, J. Pecori Giraldi, E. Romani, M. Virno); allo stato attuale i beta-bloccanti rappresentano l'alternativa terapeutica più efficace nel trattamento delle forme di glaucoma ad angolo aperto. Per quanto riguarda gli studi clinico-farmacologici, il B. e i suoi allievi in una serie di approfondite ricerche sul meccanismo di azione ipotonizzante oculare degli inibitori dell'anidrasi carbonica e degli acidificanti ematici misero in evidenza una stretta correlazione tra ipotensione oculare e acidosi metabolica indotte da questi farmaci (Blut-Azidose und Augeninnendruck, in Klinische Monatsbläter für Augenheilkunde, CLX [1972], pp. 7-12, in collaborazione con M. Virno, J. Pecori Giraldi e P. Pivetti Pezzi; Acetozolamide, Metabolic Acidosis and IntraocularPressure, in Amer. Journal of Ophthalmology, LXXX [1975], pp. 360-369, in collaborazione con M. Virno, J. Pecori Giraldi e N. Pellegrino).

Il B. fu un uomo di grande cultura e grande didatta in campo nazionale e internazionale, facilitato in ciò dalla padronanza dell'inglese, del tedesco e dei francese e dalla conoscenza del russo e del giapponese. Ricoprì incarichi di insegnamento in numerosi paesi (Stati Uniti, Giappone, Indonesia, Germania, Spagna, Inghilterra, Filippine, Francia, Austria, Svezia, Belgio); fu designato "professore ospite" da parte delle università di Vienna, Zurigo, Gand, Barcellona, Uppsala, e fu relatore della Montgomery Lecture (Dublino) nel 1954 e della Proctor Lecture (San Francisco) nel 1970, due fra le più importanti conferenze nell'ambito mondiale dell'oftalmologia. Gli fu conferita la laurea honoris causa dalle università di Salonicco, Münster e Gand.

Il B. morì al Cairo il 2 marzo 1977.

Fonti e Bibl.: Necrologi del B. in L'Oculista italiano, X (1977), gennaio-marzo, pp. 7-21 (G. Cucco); Bollettino di oculistica, LVI (1977), p. 1; Klinische Monatsblätter für Augenheilkunde, CLXX (1977), p. 1; Annales d'oculistique, CCX (1977), pp. 543-545; American Journal of Ophtalmology, LXXXIV (1977), pp. 128-129; Bulletin de la Société belge d'opkalmologie, CLXXV (1977), pp. 1-4.

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