FAUCHÉ, Giambattista

Enciclopedia Italiana (1932)

FAUCHÉ, Giambattista

Arturo Codignola

Nato a Venezia nel febbraio 1815, morto ivi il 28 febbraio 1884. Dopo una breve permanenza nella marina austriaca da guerra, tenne fra il 1831 e il 1848 varie cariche amministrative nella città nativa, che difese nel 1849. Esule dopo la caduta della repubblica, visse prestando l'opera sua in aziende commerciali, dapprima a Torino, poi a Genova, dove il 5 giugno 1858 fu assunto da Raffaele Rubattino come procuratore della sua Società di navigazione. Organizzatasi la spedizione dei Mille, fu il F. che fra il 5 e il 6 maggio 1860 consegnò a Garibaldi il Lombardo e il Piemonte, tacitamente consenzienti le autorità. Ma quando il Rubattino, d'accordo col Cavour, protestò contro il governo per la mancata sorveglianza, che aveva permesso la cattura dei vapori, e contro Garibaldi, che aveva commesso l'atto di pirateria, il F. smentì con imprudenti dichiarazioni pubbliche gli atti del Rubattino stesso, il quale lo dovette licenziare. Ebbe poi da Garibaldi l'incarico di reggere la direzione della marina da guerra in Sicilia, quindi dal Cavour quello di console di marina (capitano di porto) a Livorno. Il F. attese la morte dei tre grandi artefici dell'impresa per rivendicare a sé solo il merito dell'atto generoso.

Bibl.: G. B. Fauché, in Gazzetta d'Italia, Roma 17 giugno 1882; P. Fauché, G. B. Fauché e la spedizione dei Mille, Roma 1905; G. Garibaldi, Memorie autobiografiche, Firenze 1888, p. 336 e segg.; G. Chiesi, Raffaele Rubattino, Genova 1882, p. 115-119; A. Saffi, proemio agli Scritti di G. Mazzini, Milano 1898, vol. XI, p. LXXIV e segg.; A. Codignola, Il "Lombardo" ed il "Piemonte" nella spedizione dei Mille (in Atti del XVIII Congresso della Società per la Storia del Risorgimento Nazionale, Roma 1931).

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