COTTINI, Gian Battista

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 30 (1984)

COTTINI, Gian Battista

Giuseppe Armocida

Nacque da Emilio e da Rosa Pigati il 13 sett. 1903 a Frosolone (Campobasso), dove il padre, di origine lombarda, era impiegato governativo. Seguendo la famiglia nei suoi trasferimenti visse da ragazzo in Umbria e in Lombardia. Terminò gli studi liceali a San Remo, città d'origine della madre.

Si iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia e già da studente prese a frequentare la clinica dermosifilopatica diretta da U. Mantegazza, che fu il suo primo maestro. Da quegli anni data anche la sua amicizia con F. Flarer, che, poco più anziano di lui, era assistente nella clinica quando egli vi entrò per la prima volta. Si laureò nel 1928 e nella clinica pavese iniziò la sua carriera universitaria come assistente del Mantegazza.

Qualche anno dopo, nel 1935, si trasferì come aiuto alla clinica dermosifilopatica dell'università di Catania, chiamatovi dal Flarer che ne era divenuto direttore, col quale poté così continuare la stretta collaborazione avviata già da tempo a Pavia. I primi anni di attività siciliana videro il C. impegnato nell'esercizio pratico della professione e in una vasta attività di ricerca scientifica, divulgata in numerose pubblicazioni. Nel 1936 ottenne la libera docenza in clinica dermosifilopatica. Nel 1937 venne nominato segretario della sezione sicula della Società italiana di dermatologia e sifilografia; nel 1938 si recò per un soggiorno di studio a Bonn, dove frequentò la clinica dermosifilopatica diretta da O. Grütz, svolgendovi ricerche sul virus del linfogranuloma inguinale. Nel 1940 fu consigliere d'amministrazione dell'ospedale Vittorio Emanuele di Catania.

Lasciò la Sicilia temporaneamente tra il 1942 e il 1946: quando Flarer andò a Padova, infatti, il C. si trasferì in Sardegna, come direttore incaricato della clinica dermosifilopatica dell'università di Sassari. Nel 19416 tornò a Catania, incaricato dell'insegnamento di clinica dermosifilopatica; nel 1949 vinse il concorso per la stessa cattedra. Resse da allora la clinica catanese fino alla sua morte. Fu membro di varie accademie e società di dermatologia italiane e straniere; membro onorario della Accademia spagnola e delle società iugoslava, tedesca, austriaca, messicana, dell'American Medical Association, membro corrispondente delle società francese e brasiliana di dermatologia e sifilografia. Per conto dell'Organizzazione mondiale della sanità fu negli U. S. A. in visita di studio e vinse una borsa di studio della fondazione Fulbright per compiere ricerche sui virus nelle università della California; fu vice presidente della Associazione italiana Fulbright; delegato nazionale al Congresso internazionale sulla riabilitazione del lebbroso; presidente della delegazione italiana al Congresso internazionale sulla lebbra a Tokio nel 1958. Fu anche socio fondatore della Società italiana di istochimica.

Riconoscimenti ufficiali gli vennero da molti paesi del mondo per la sua attività universitaria e clinica. Patrocinò e organizzò numerosi congressi e manifestazioni; diede vita alle Giornate dermatologiche catanesi; nel 1955 organizzò il giubileo a Erich Hoffmann nel cinquantesimo anniversario della scoperta del Treponema pallido, quando l'università di Catania conferì allo scienziato tedesco la laurea honoris causa.

La vasta produzione scientifica del C. comprese circa duecentocinquanta pubblicazioni interessanti gli aspetti più vari della sua disciplina, da ricerche cliniche e sperimentali su numerosi argomenti specialistici allo studio dei rapporti tra dermatologia e medicina interna, sierologia, batteriologia. Si interessò del problema delle eritrodermie, prospettandone nuove concezioni eziopatogenetiche e nuovi schemi terapeutici, e del melanoma maligno cutaneo; condusse indagini cliniche e sperimentali sull'applicazione terapeutica degli antimitotici nei tumori cutanei, sul problema sintomatologico della papulosi atrofizzante maligna di Degos, sulle uretriti non gonococciche. Ancora, fu autore di studi sulle alterazioni vascolari come base di dermatosi; sui concetti medici in dermatologia correttiva; sull'utilità in dermatologia del fattore immunizzante di Fleming; sulla semeiotica, la diagnostica, la prevenzione e la terapia delle sindromi flebopatiche; sul sangue e sugli organi emolinfatici nella infezione sifilitica. Si ricordano qui i lavori che dedicò alla descrizione dei reperti istologici ed ematologici della micosi fungoide: Classificazioni e concetti attuali sulla micosi fungoide, in La Medicina internazionale, XLV (1937), pp. 215-25; Aspects hématologiques et histopathologiques de trois cas de mycosis fongoide, in Annales de dermatologie et de syphiligraphie, VIII(1937), I, pp. 15-44;delle tubercolosi cutanee: Tubercolosi gommosa e colliquativa. Scrofulidi. Linfangite tubercolare. Tubercolosi cutanea neoplastiforme, in Atti della XXXII Riunione della Soc. ital. di dermat. e sifil., Bologna 1940, pp. 765-818;della bacillemia nella lebbra: Contributo allo studio di tre casi di lepra con particolare riguardo alla bacillemia, in Giorn. ital. di dermat. e sifilogr., IX (1933), 1, pp. 84-113.Un cenno particolare merita la serie delle pubblic. sul problema eziologico e clinico della quarta malattia venerea, di cui si ricordano: Ricerche sull'eziologia del linfogranuloma inguinale, in La Riforma medica, LIV (1938), pp. 449-464, 901 s., 1957 s.; Recenti acquisizioni sull'eziologia del linfogranuloma inguinale, in La Medicina internazionale, XLVII (1939), pp. 5-16; Ricerche sull'eziologia del linfogranuloma inguinale. Dimostrazione visiva del virus ottenuta in Italia dal focolaio umano e dal cervello di topino, in Arch. ital. di medicina sperim., IV (1939), pp. 447-454; Alcuni semplici e facili metodi di colorazione per la dimostrazione visiva del virus del linfogranuloma inguinale, ibid., pp. 993-1000. Importante anche il contributo di osservazioni personali che il C. recò alla conoscenza della leishmaniosi (Le leishmaniosi cutanee mediterranee, in Atti del XXXVIII Congresso della Soc. ital. di dermat. e sifilogr., Catania 1951, II, pp. 125-206).

Il C. morì a Catania il 4 ott. 1964.

Bibl.: Necrol. in Dermatologia, XV (1964), pp. 547 ss.; in Dermatologica, CLXIX (1964), p. 516; S. Randazzo, La figura e gli scritti di G. B. C. (conferenza commemor. svolta alla Biblioteca comunale di Paternò), Catania 1964; Giornate dermovenereologiche catanesi in memoria di G. B. C. (Catania 18- 19 maggio 1966), Torino 1967, pp. 1-7.

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