Manzini, Gianna

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Scrittrice italiana (Pistoia 1896 - Roma 1974). Già nel suo primo libro di narrativa, Tempo innamorato (1928), si trova quel motivo della solitudine umana e della conseguente fuga nel mondo dei ricordi e nel sogno, che sarà sempre più intensamente modulato nei volumi successivi, tra i quali ricordiamo: Un filo di brezza (1936); Venti racconti (1941); Lettera all'editore (1945); Ho visto il tuo cuore (1950); Il valzer del diavolo (1953); La sparviera (1956); Arca di Noè (1960), ispirato dal suo singolare amore per gli animali; Allegro con disperazione (1965). Quel motivo, essenzialmente autobiografico, viene trattato liricamente, con la libertà di un tema musicale, anche nel Ritratto in piedi (1971), trepida ricostruzione, su frammenti della memoria, della vita del padre nei rapporti palesi o arcani con la propria: il suo esito poeticamente più alto, che si confermerà nei racconti di Sulla soglia (1973) come arte squisita, sottesa da una lucida coscienza critica, e idealmente riconducibile alla Woolf e alla Mansfield.

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