Giugni, Gino

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Giurista e uomo politico italiano (Genova 1927 - Roma 2009). Prof. di diritto del lavoro presso l'Università di Bari (1960-75) e l'Università di Roma "La Sapienza" (1975-96), poi alla LUISS (Libera università internazionale degli studi sociali), nel 1969 venne eletto presidente della commissione incaricata di elaborare lo statuto dei lavoratori. Nel 1983 fu vittima di un attentato da parte delle Brigate Rosse. Socialista, senatore dal 1983 al 1994 e in seguito deputato fino al 1996, è stato ministro del Lavoro nel governo guidato da C. A. Ciampi (apr. 1993-maggio 1994), e dal settembre 1996 al dicembre 2002 ha presieduto la commissione di garanzia sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici. Presidente nazionale del PSI (1993-94), ha poi assunto la presidenza dei Socialisti italiani (1994-96), una delle formazioni politiche nate dallo scioglimento del Partito socialista. Delle sue opere si ricordano: Introduzione allo studio della autonomia collettiva (1960); Diritto sindacale (in collab. con P. Curzio e M. G. Garofalo, 1974; nuova ed. 2006); Socialismo. L'eredità difficile (1996); La lunga marcia della concertazione (2003); La memoria di un riformista (2007). Tra i contributi redatti per l'Istituto della Enciclopedia Italiana: Diritto del lavoro (s. v. Lavoro, Enciclopedia del Novecento, vol. III, 1978, pp. 945-958); Sindacato (Enciclopedia delle Scienze Sociali, vol. VII, 1997, pp. 793-801).

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