GIORGIO II re di Grecia

Enciclopedia Italiana (1933)

GIORGIO II re di Grecia


Figlio primogenito di re Costantino VII e della regina Sofia principessa di Prussia, nato a Tatoi il 7 luglio 1890. Nel giugno 1917, in seguito a tumulti che in Atene costarono la vita ad alcuni marinai francesi e inglesi, le due potenze alleate imposero l'abdicazione di re Costantino, cognato dell'imperatore Guglielmo e inclinante verso gl'imperi centrali. In quell'occasione le due legazioni, e specialmente quella di Francia, si adoperarono e riuscirono a escludere dalla successione il principe ereditario Giorgio, sospetto anch'egli di simpatie germaniche, e la corona fu devoluta al fratello di lui, principe Alessandro. Questi regnò soltanto tre anni e morì in seguito a un disgraziato accidente (infezione cagionata dal morso d'un animale domestico) nel 1920. Dopo di ciò re Costantino poté riassumere la corona e il principe Giorgio riprese così la qualità di principe ereditario. Re Costantino rimase però brevemente sul trono, poiché l'infelice risultato della guerra contro la Turchia, che fece perdere alla Grecia tutti i vantaggi acquistati in Asia Minore con il trattato di Sèvres rese la sua situazione insostenibile, ed egli abdicò definitivamente il 28 settembre 1922. Gli succedette il principe Giorgio, che prese il nome di Giorgio II. Ma la grave perturbazione portata nella vita politica del paese dai disastri d'Asia Minore continuava tuttavia, e non lasciò a G. la possibilità di mantenersi a lungo sul trono. Il suo breve regno fu contristato fino dai primi giorni dalla condanna capitale degli ex-ministri Gunaris e Stratos che con altri consiglieri di re Costantino furono fucilati il 28 novembre 1922. Il 24 settembre 1923 fu firmato a Losanna il doloroso trattato con la Turchia che consacrò la rinunzia della Grecia alle sue aspirazioni sull'antica Ionia. Un'agitazione in senso ultra-realista promossa dal generale Metaxas non fece che maggiormente indebolire la situazione personale del re, il quale dovette abbandonare la Grecia il 19 dicembre 1923. Per il suo rifiuto di abdicare fu proclamata la sua deposizione il 25 marzo 1924, e la Grecia adottò il regime repubbficano. G. si ritirò a vita privata. Aveva sposato il 27 settembre 1921 la principessa Elisabetta, primogenita del re Ferdinando di Romania.