HUNYADI, Giovanni detto Corvino

Enciclopedia Italiana (1933)

HUNYADI, Giovanni (János) detto Corvino

Alberto Berzeviczy

Figlio naturale di Mattia I Corvino re d'Ungheria, nacque nel 1473. Mattia ne curò con premura l'educazione che affidò all'umanista Taddeo Ugoleto, bibliotecario di corte. Fin dalla fanciullezza, Giovanni venne colmato di beni e di onori sia dal padre sia dalla nonna paterna. Ebbe ben presto il titolo di conte di Hunyad e di principe di Liptó (Liptov) nonché il prenome di Corvino che ricordava una pretesa origine romana. Deluse le speranze del re di avere un erede maschio legittimo dalla sua seconda moglie Beatrice d'Aragona, Giovanni venne avvicinato sempre più al trono e considerato come erede presuntivo del sovrano. Per assicurargli anche i vantaggi di un matrimonio di rango, dopo lunghe trattative Mattia riuscì, non ostante le trame della regina che aspirava ella stessa al trono, ad accordarsi con gli Sforza nel senso che Giovanni Corvino avrebbe sposato Bianca Maria Sforza. Tuttavia Mattia non pensava all'eventualità della morte e volendo evitare conflitti con la moglie, differiva sempre la soluzione definitiva della questione della successione. Lo colse così, inaspettatamente, la morte a Vienna il 6 aprile 1490. Il principe Giovanni aveva allora 17 anni; era un giovane di buone, ma mediocri qualità, era inoltre figlio naturale; ciò provocò serie difficoltà e gravi dissensi (v. anche beatrice d'ungheria). Pertanto il partito di G., che era padrone del castello di Buda, indusse il proprio candidato a prendere con sé la corona di Santo Stefano con i tesori reali, e a lasciare Buda per impedire così l'elezione di altri pretendenti. G. ed i suoi furono però inseguiti dalle forze del partito contrario, e sconfitti. Il 15 luglio venne eletto a Buda re d'Ungheria Ladislao re di Boemia, e Giovanni poté ottenere il ritiro del bando proclamato contro di lui soltanto cedendo la corona. Andò a monte anche il suo matrimonio con Bianca Maria Sforza. Giovanni fece atto di completa sottomissione a Ladislao, che gli conferì la dignità di bano della Croazia e di principe della Slavonia. In questa qualità, Giovanni espugnò Zagabria, la capitale della Croazia, che era tenuta dal partito del pretendente Massimiliano, re dei Romani. Ma le continue lotte e la mancanza d' un saldo potere centrale che minacciavano anche il possesso dei beni che Giovanni aveva in Ungheria, lo costrinsero a rinunciare al principato di Slavonia. Nel 1495 Giovanni venne installato nella dignità di bano della Croazia. Si celebrò anche il suo matrimonio con la contessa Beatrice Frangipane. Fu così che Giovanni si mise alla testa della rivolta scoppiata piuttosto contro l'oligarchia resasi padrona dell'Ungheria, che contro il re, impotente trastullo nelle mani dell'ambizioso cardinale e principe-primate d'Ungheria, Tommaso Bakócz. Nella dieta del 1498 fu raggiunto un accordo, che restitueudo alcuni beni al principe e bano, lo riconciliava con la corte e con il governo. Gli anni seguenti si svolsero in mezzo a continue lotte contro il Turco, nelle quali Giovanni riportò segnalate vittorie. Forte di questi successi militari, egli ambiva alla dignità di palatino del regno. Ma le sue speranze andarono deluse perché la dieta elesse invece Pietro Perényi. Giovanni riprese la guerra contro il Turco e, ritornato ammalato da una spedizione, morì il 12 ottobre 1504 a Krapina.

Bibl.: Gy. Schönherr, Hunyadi Corvin János, Budapest 1894.

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