MEZZOGORRI, Giovanni Nicolò

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 74 (2010)

MEZZOGORRI, Giovanni Nicolo

Francesco Lora

MEZZOGORRI (Mezzogori), Giovanni Nicolò. – Nacque a Comacchio tra il terzo e l’ultimo quarto del secolo XVI; nulla si ritrova circa l’esatta sua ascendenza anagrafica e le condizioni sociali della sua famiglia. Gli stadi e i caratteri della sua carriera compositiva ed ecclesiastica si desumono tuttavia dalle nove opere musicali date alle stampe tra il 1611 e il 1623, tutte approntate da editori veneziani e in genere accompagnate da lettere dedicatorie doviziose di informazioni.

Al 1611 risale Del primo libro de sacri concerti a due, e tre voci, stampato – come i tre seguenti – da Ricciardo Amadino e comprendente trentasei mottetti dove è praticata quasi ogni combinazione di registri vocali, in una scrittura sovente omoritmica ma movimentata da spunti imitativi e da passaggi vocalizzati: tali stilemi di ordinaria prassi protosecentesca si ritrovano poi con stabilità nella poetica del Mezzogorri.

Detta opera prima reca una dedica a monsignor Orazio Giraldi, vescovo di Comacchio, al quale l’autore attribuisce «molti, et non volgari favori […] sopra di me non dirò sparsi, ma piovuti» negli anni dell’«età […] più verde» trascorsi al suo servizio, nonché ancora la conseguente nomina a mansionario e maestro di cappella del duomo comacchiese.

Del 1612 è La citara sacra. Secondo libro de gli ecclesiastici concerti a due e tre voci. Nella dedica al compositore Girolamo Belli, suo maestro di musica, il M. dichiara affezione alla famiglia di lui e gli riconosce «l’immensa [...] amorevolezza, et umanità, meco usata in communicarmi i più degni, et reconditi segreti di questa nobilissima proffessione». Si deduce altresì che il M. dovette trascorrere un periodo di apprendistato a Mantova o – com’è più probabile – ad Argenta o Ferrara, luoghi d’attività del proprio insegnante.

Sorte felice ebbe in particolare l’edizione de La celeste sposa. Terzo libro de gli ecclesiastici concerti a due, tre et quattro voci, uscita nel 1613 e ristampata nel 1616; nella dedica al cardinale Pietro Aldobrandini, arcivescovo di Ravenna, si allude alla protezione da «malediche lingue». Un’allusione al «biasmo altrui» che «sciocca lingua» avreb­be rivolto al M. figura anche nella dedica delle Cantilene ecclesiastiche varie: messe, mottetti, e un «Miserere» intiero a quattro voci. Libro quarto, 1614, a Lorenzo Ferrucci, governatore di Comacchio. Non rimane invece traccia di un primo libro di madrigali a cinque voci del M., al quale l’editore Gardano (Magni) fece seguire nel 1617 Il pastor fido armonico, in due parti diviso… secondo libro de madrigali a cinque voci… col basso generale per il clavicembalo, spinetta, o chitarrone: il M. vi intona in musica estese sezioni della tragicommedia pastorale di Battista Guarini e ne attesta così anch’egli la fortuna in ambito madrigalistico.

Se si esclude che il M. calcolasse come numero d’opera distinto la ristampa della Celeste sposa, è da ritenersi perduta almeno un’altra sua edizione anteriore al 1622, anno nel quale fu dato ai tipi del Magni il Cantico della Beatissima Vergine sopra gli otto toni più frequenti, concertato, con l’inno «Ave maris Stella», nel fine, a quattro voci… con il basso per l’organo.

Questa silloge di intonazioni del Magnificat è infatti dichiarata dal compositore «ottava mia fatica musicale» nella dedica offerta non già ai notabili concittadini, bensì alla miracolosa immagine della Madonna del Popolo sita nel santuario cappuccino di S. Maria in Aula Regia; nelle stesse righe, l’autore ribadisce la propria origine comacchiese ricordando la «città mia cara». Alla pagina dedicatoria segue un sonetto del M. stesso, È Maria la tua stella, e neghittoso, col quale Comacchio è invitata a «ricorrere alla medesima pietosissima Vergine, e nelle accadenti, e nelle accadutegli necessità».

L’ultima edizione di un’opera del M. strutturata in modo organico ebbe luogo nel 1623, per Gardano (Magni), con i Salmi festivi vespertini intieri concertati a quattro voci, con il basso continuo, cioè due canti, o tenori, un alto, et un basso. Il lavoro comprende il repertorio salmodico utile alle liturgie vespertine di tutto l’anno, con l’aggiunta del versetto e responsorio d’introduzione e del cantico Magnificat ma senza l’intonazione dell’inno. Il frontespizio dell’edizione qualifica ancora il M. come mansionario e maestro di cappella della cattedrale di Comacchio; l’assenza di una dedica potrebbe tuttavia indurre a credere che si tratti di una pubblicazione postuma, utile a fissare il termine ante quem della morte del M., avvenuta con ogni probabilità a Comacchio in data non nota.

Alle opere a stampa licenziate di persona dal M. devono essere affiancate numerose altre composizioni superstiti, accolte tra il 1616 e il 1638 in antologie di autori diversi e da editori germanici. Nel 1616 quattro partiture sacre del M. furono scelte da Georg Victorinus per Siren coelestis duarum, trium et quatuor vocum, una raccolta monacense con musiche di vulgati auctores. All’indomani della presunta scomparsa del M., altre pagine ebbero diffusione a cura di Johann Donfrid in Promptuaria musica (sei mottetti nel volume secondo, tre nel terzo; Strasburgo 1623 e 1627), in Viridarium musico-marianum (ventidue mottetti; Treviri 1627) e in Corolla musica missarum XXXVII pro vivis ac defunctis (due messe a quattro voci; Trier 1628), nonché ancora in Fasciculus primus. Geistlicher wohlklingender Concerten (un mottetto; Goslar 1638).

Fonti e Bibl.: G.O. Pitoni, Notitia de’ contrapuntisti e compositori di musica, a cura di C. Ruini, Firenze 1988, p. 211; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vocalmusik Italiens, I, Berlin 1892, p. 460; N. Bennati, Musicisti ferraresi. Note biografiche, Ferrara 1901, pp. 39 s.; A. Hartmann jr., Battista Guarini and «Il pastor fido», in The Musical Quarterly, XXXIX (1953), p. 422; G. Pestelli, Considerazioni sulle musiche per «Il pastor fido» di Giambattista Guarini, in Politica e cultura nell’età di Carlo Emanuele I: Torino, Parigi, Madrid. Atti del Convegno internazionale di studi ..., Torino ... 1995, a cura di M. Masoero - S. Mamino - C. Rosso, Firenze 1999, pp. 411-417; C. Schmidl, Diz. universale dei musicisti, II, p. 97; Diz. enciclopedico universale della musica e dei musicisti, Le biografie, V, p. 82; The New Grove Dict. of music and musicians, XVI, p. 584.

F. Lora