LOMAZZO, Giovanni Paolo

Enciclopedia Italiana (1934)

LOMAZZO, Giovanni Paolo

Paolo D'Ancona

Pittore e scrittore d'arte, nato a Milano il 26 aprile 1538, morto ivi il 13 febbraio 1600. Discepolo di Gaudenzio Ferrari e poi di G.B. della Cerva, fu costretto dalla cecità a lasciare a 33 anni la sua attività pittorica, che rivela un mediocre indirizzo manieristico. Lavorò specialmente per le chiese di Milano: a S. Maria della Passione, S. Agostino, S. Maurizio, S. Marco, S. Vittore, ecc. É del 1587 l'edizione milanese delle sue Rime, divise in sette libri, "nelle quali in imitazione de' Grotteschi usati da' pittori, ha cantato le lodi di Dio... di pittori, scultori ed architetti... con la vita dell'autore". Il Trattato dell'arte della Pittura, edito a Milano nel 1584, è anch'esso diviso in sette libri, e vi si considerano le leggi della proporzione, del moto, del colore, ecc. L'intonazione mistica medievale vi si mescola bizzarramente a echi del pensiero estetico del Rinascimento, quali potevano giungere a conoscenza di un mediocre manierista. La stessa suddivisione in sette parti troviamo in quella specie di estratto del Trattato che è l'Idea del Tempio della Pittura (pubblicato nel 1590), nel quale si chiariscono l'origine e il fondamento dei concetti contenuti nell'opera maggiore. Michelangelo, Gaudenzio Ferrari, Polidoro, Leonardo, Raffaello, Mantegna e Tiziano sono le sette colonne del tempio d'arte del Lomazzo.

Bibl.: J. v. Schlosser, Die Kunstliteratur, Vienna 1924; E. Verga, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929; L. Venturi, La critica e l'arte di Leonardo da Vinci, Bologna s. a., p. 104; M. Gengaro, La teoria dell'arte di G. P. Lomazzo, in Archivio stor. lomb., LIX (1933), pp. 541-550.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata