CYBO, Giulio

Enciclopedia Italiana (1931)

CYBO, Giulio

Vito Antonio Vitale

Nato a Roma nel 1525 da Lorenzo di Franceschetto Cybo e Ricciarda Malaspina, avversato e quasi odiato dalla madre, educato a Firenze per cura dello zio Innocenzo (v.), appena diciassettenne fu posto da Ricciarda a servizio di Carlo V, ma dové abbandonarlo per mancanza di mezzi sufficienti e, tornato in patria, chiese risolutamente il governo dello stato che la madre voleva per sé.

Occupò Massa con le armi, ma l'intervento della Spagna lo costririse a restituirla allo zio. Irritato e deluso, malcontento anche delle nozze con Peretta Doria, sorella di Giannettino, impostegli dal Principe, si lasciò trascinare dalle lusinghe francesi e dal risentimento di Scipione Fieschi in una trama per tentare un audace colpo di mano su Genova, dove era appena fallita la congiura di Gian Luigi Fieschi. Ma la stessa madre non esitò a darlo in mano ai ministri imperiali. Arrestato a Pontremoli, a Milano gli fu istruito un processo: sottoposto alla tortura, fece ampie confessioni e fu decapitato il 18 maggio 1548.

Bibl.: L. Staffetti, G. C. Malaspina, Modena 1892 e il Libro dei ricordi della famiglia C., Genova 1910.

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