Giurassico

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Secondo periodo geologico dell’era mesozoica, prende nome dalla catena del Giura dove le formazioni di questo periodo hanno prevalente sviluppo. Detto anche Giurese o Giura, è compreso tra 215 e 145 milioni di anni fa. Esso viene suddiviso in tre serie: g. inferiore o Lias; g. medio o Dogger; g. superiore o Malm, a cui corrispondono diversi piani.

Da un punto di vista orogenetico il periodo risultò relativamente tranquillo; tuttavia durante il G. continuarono la frammentazione del Pangea e l’individuazione dei continenti e dei bacini oceanici attuali. Il mare ricoprì numerose zone del cratone europeo ma, data anche la modesta entità dei rilievi ercinici, ormai spianati dall’erosione, si formarono pochi depositi detritici grossolani, mentre prevalsero soprattutto i sedimenti marnosi e i calcari organogeni. Questi si accumularono in estesi bacini sedimentari nella Spagna nord-orientale, nella Francia meridionale, in Boemia e nella Foresta Nera.

Le condizioni climatiche si mantennero abbastanza uniformi, con una fase di maggiore aridità verso la fine del periodo, come indica la limitata presenza di evaporiti; massimo sviluppo di questi depositi si ebbe nel G. superiore in Medio Oriente, Russia meridionale e Stati Uniti occidentali. Condizioni climatiche più umide si ebbero invece nell’Europa occidentale con formazione di depositi ferriferi e di carbone.

Nel G. si ebbe inoltre una notevole attività magmatica che, caratterizzata da un vulcanismo basaltico, si localizzò nelle zone in cui la frammentazione del supercontinente avrebbe dato luogo alla nascita degli oceani attuali, con l’emissione di lave basiche connesse alle ofioliti che si formavano sul fondo del bacino oceanico tetideo.

In Italia il G. è ben sviluppato, essenzialmente con facies marine che si andavano via via modificando in relazione all’evoluzione paleogeografica della Tetide. Così, mentre lungo i margini continentali si formavano estese piattaforme carbonatiche, nelle aree bacinali predominavano facies marnose e marnoso-silicee, con intercalazioni di depositi detritici risedimentati, e brecce provenienti dalle aree di piattaforma. Solo verso la fine del G. si realizzarono condizioni di sedimentazione più uniformi, con ampia diffusione di depositi pelagici costituiti prevalentemente da calcari micritici.

La flora giurassica, nelle zone a clima umido, fu caratterizzata da foreste costituite da Araucarie, Ginkoali, felci erbacee e arboree; nelle zone a clima più arido erano presenti Cicadee e felci igrofile; nelle zone boreali si diffusero le prime Abitinee. Compaiono in questo periodo le Caytoniali, che preludono alle Angiosperme. Particolare importanza acquistò la flora marina con le alghe.

La fauna del G. è ricca di Bivalvi, Gasteropodi, Belemniti, Foraminiferi bentonici, Brachiopodi, Crinoidi, Echinidi, Spugne e Radiolari, Ostracodi e Tintinnidi, Protozoi Ciliati microscopici del Titonico superiore. Il calcare a calpionelle, chiamato maiolica, è tipico del G. e Cretaceo inferiore della Tetide, dove è presente con una notevole diffusione areale. Fra i Vertebrati, i Rettili sono di gran lunga i più importanti per la varietà di forme, per la mole e per l’adattamento a tutti gli ambienti. In questo periodo compaiono i primi Uccelli (Archaeopterix); dei Mammiferi si conoscono piccole forme erbivore-onnivore, ancestrali dei Marsupiali e degli Insettivori.

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