BOSSI, Giuseppe

Enciclopedia Italiana (1930)

BOSSI, Giuseppe

Giorgio Nicodemi

Pittore e scrittore, nato a Busto Arsizio il 17 agosto del 1777, morto il 9 dicembre 1815. Dopo aver passato a Roma gli anni dal 1795 al 1801, fu nominato segretario dell'Accademia di Milano. Con Andrea Appiani, promosse e ordinò la pinacoteca di Brera. Dal 1807 al 1809 eseguì una copia del Cenacolo di Leonardo da Vinci, oggi nel Castello sforzesco. Dal 1810 tenne presso di sé una scuola d'arte. Fu raccoglitore avveduto di dipinti, di oggetti artistici; la sua collezione di disegni è passata intera nelle gallerie dell'accademia di Venezia. Ebbe virtù di poeta e in vernacolo scrisse El Pepp peruchêe che ispirò al Porta La Ninetta del verzee. Scrittore d'arte, pubblicò un Discorso sulla utilità politica delle arti del disegno (Milano 1805); Del Cenacolo di Leonardo da Vinci, libri quattro (Milano 1810), opera profonda di notizie e di osservazioni, dalla quale lo Stendhal trasse la "teoria dell'ambiente" come causa dell'opera d'arte; un Saggio di ricerche intorno all'armonia cromatica naturale e artificiale (in Memorie dell'I. R. Ist. lombardo del regno lombardo-veneto, 1821, II, pp. 277-316), e lasciò numerosi manoscritti variamente dispersi. La sua opera di pittore, per lo più ispirata alle ideologie neoclassiche, è faticosa e di scarso valore. Nel 1802 vinse il concorso per un'allegoria con La riconoscenza della Repubblica italiana verso l'Eroe (Bonaparte): il dipinto, che si conserva nell'accademia di Brera, è una delle sue poche pitture a olio di qualche importanza, insieme con gli autoritratti (Ambrosiana, Uffizî, Brera), col quadretto con i Funerali di Temistocle (1805, Galleria d'arte moderna di Milano), con le decorazioni per la villa Marliani a Crevenna, e per la villa Melzi a Bellagio. Il B. esercitò nella vita milanese del suo tempo, anche per le sue attitudini svariatissime, una grande efficacia.

Bibl.: E. Verga, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); C. Casati, Un ricordo a G. B., sue poesie edite ed inedite, colla vita scritta da G. Cattaneo, Milano 1885; P. Arbelet, L'histoire de la peinture en Italie et les plagiatas de Stendhal, Parigi 1914, pp. 215-248; G. Nicodemi, La pittura milanese dell'età neoclassica, Milano 1915, pp. 127-155; G. Galbiati, Il Cenacolo di Leonardo da Vinci del pittore G. B., Milano 1920; G. Bossi, Le memorie, con un'introduzione di G. Nicodemi, Busto Arsizio 1926.

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