Gnatostomi

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Superclasse (o infraphylum) di Vertebrati (Cranioti) provvisti di mascelle articolate e con organi olfattori pari (anfirini) e che si contrappongono agli Agnati, in cui la bocca è priva di strutture articolate e la narice è impari (monorini).

L’assenza di reperti fossili precedenti al Cambriano impedisce di individuare il momento esatto della separazione degli G., e quindi della maggior parte delle classi di Vertebrati, dagli Agnati. Lo scheletro cartilagineo degli Eterostraci e dei Cefalaspidi, profondamente trasformato, impedisce anche una ricerca di omologie con lo scheletro faringeo degli Gnatostomi. Alcune ipotesi identificano nella seconda arcata faringea degli Agnati l’origine dell’arcata mandibolare degli G., mentre la prima sarebbe andata a formare alcuni elementi della base cartilaginea del cranio, in rapporto a una estensione in avanti della regione cefalica, motivata da un maggiore sviluppo delle capsule olfattorie e di parte dell’encefalo. Confrontando il cranio di un Agnato, di uno G. primitivo (Acantode) e di un Condroitto, si può notare che nell’Acantode è solo il primo arco branchiale ad aver subito una trasformazione sostanziale, avendo generato la coppia mandibola-mascella, mentre gli altri mantengono la funzione di sostegno alle branchie. La mandibola non è inoltre particolarmente differente dalle arcate branchiali successive, ed è ancora possibile notare numerose somiglianze. Negli Acantodi si riconoscono in totale 6 fessure branchiali.

A partire dai Condroitti la seconda arcata (arco ioideo) si trasforma, specializzandosi nella funzione di elemento di sostegno e di mobilità della mandibola. La prima fessura branchiale (quella compresa tra i primi due archi) si riduce e si sposta in alto, formando lo spiracolo. In conseguenza di ciò, le fessure branchiali con funzione respiratoria restano 5, e tale è il numero che si osserva nei Pesci ossei. È comunque errato ritenere che i Condroitti rappresentino un passaggio evolutivo precedente agli Osteitti, in quanto i più antichi fossili di questi ultimi precedono di circa 100 milioni di anni quelli di molti Condroitti, che sono in ogni caso posteriori alla comparsa delle diverse linee evolutive degli Osteitti. È vero, invece, che Osteitti e Condroitti rappresentano linee evolutive parallele, originatesi indipendentemente da progenitori G. ancestrali. Alcune ipotesi riconoscono negli Acantodi i progenitori degli Osteitti, in base ai principi di ossificazione che si individuano nello scheletro dei primi. È anche probabile che i Condroitti derivino da forme di G. non corazzate e munite di piccole squame, simili a quelle che possiedono oggi gli Elasmobranchi e già presenti in fossili del Devoniano.

Il nome G. indica anche un superordine di Echinodermi Echinoidei. Gnatostomiasi Malattia provocata dal nematode Gnathostoma spinigerum, con focolai infiltrativi suppuranti nella cute e lesioni di tipo granulomatoso nei visceri. L’uomo contrae l’infestazione (➔ infezione) ingerendo, crudi, pesci contaminati da larve incapsulate; la malattia è frequente in Thailandia, Malesia, Giappone, Filippine.

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