Borondo, Gonzalo

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Artista spagnolo (n. Valladolid 1989). Grazie alla capacità di trasferire a muro il suo talento pittorico colmo di umori e sensazioni è tra gli artisti urbani più apprezzati dal pubblico della street art. A tredici anni, a Madrid, il suo primo contatto con il mondo del writing. A determinare lo sviluppo dei suoi codici più maturi è l’incontro con il pittore J.G. Herranz, che lo porta a raggiungere la piena consapevolezza artistica di sé mediante la sperimentazione di diverse tecniche e l’approfondimento dei grandi maestri del passato. Nel 2011 giunge a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti, rimanendo profondamente legato alla città che successivamente lo consacrerà quale protagonista assoluto della scena locale e internazionale dell’arte urbana. Il lavoro di B. si concentra soprattutto sull’esistenzialismo della figura umana, con una peculiare ricerca sul segno e sulla posizione corporale quali veicoli espressivi ed emozionali. Attraverso il linguaggio del corpo manifesta tratti caratteristici della condizione umana, come la solitudine, la malinconia, l’angoscia, la speranza, l’esperienza del tempo e quella dello spazio, il tutto mediante un tratto pittorico straripante, dove i rulli sostituiscono i pennelli nella sovrapposizione di tracce, chiazze e colature che nel loro comporre uno spartito estetico indeterminato e vibrante rafforzano la voce del sentimento insita nella rappresentazione. Per le strade di Roma B. si fa conoscere anche attraverso lavori realizzati con la tecnica del glass scratching, modalità diventata uno dei tratti distintivi del suo linguaggio artistico e che consiste nel coprire pannelli in vetro con vernice bianca per poi raschiarne con spazzole e punteruoli la superficie. Le figure emergono, così, nella ruvidezza del graffio, funzionale a determinarne la scarnificazione del corpo e la lacerazione dell’animo. Alcuni dei principali appuntamenti internazionali a cui ha preso parte sono Outdoor festival (Roma, 2012), Oltre il muro (Sapri, 2013), Nuart Festival (Stavanger, Norvegia, 2014), Life is Beutiful Festival (Las Vegas, 2014). Molti sono i lavori portati a termine negli spazi pubblici di tutta Europa, da Londra a Madrid, da Parigi a, naturalmente, Roma.

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