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Gòrgia di Leontini

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Gòrgia di Leontini. - Sofista greco (circa 483 - circa 375 a. C.). Fu il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Convinto che l'uomo non abbia - né possa mai avere - conoscenza sicura della realtà, G. si affidò interamente al linguaggio, creando la retorica come arte della "persuasione". A G. s'intitola un dialogo di Platone: interlocutori ne sono Callicle, Cherefonte, Gorgia, Polo e Socrate, il quale nega che la retorica sia una scienza e, contro l'esaltazione sofistica dell'abilità e della forza, afferma il valore assoluto della giustizia. Tra le poche opere pervenuteci vanno segnalati i discorsi Encomio di Elena e Difesa di Palamede.

VitaDella sua vita poco è noto: figlio di Carmantide e nipote del celebre medico Erodico, con l'esercizio e con l'insegnamento dell'arte oratoria diventò così ricco da poter dedicare, nel tempio di Apollo a Delfi, una sua statua d'oro; nel suo sontuoso stile di vita si attuava l'ideale pratico proprio della sofistica. Inviato nel 427 ad Atene in qualità di ambasciatore di Lentini per chiedere appoggio contro i Siracusani, si stabilì in Grecia e lì fu apprezzato come maestro di retorica e oratore. 

Opere e pensieroNella dottrina gorgiana dell'oratoria essa viene intesa come arte produttrice di "persuasione" (πειϑώ), per la quale non tanto importa suscitare nell'animo altrui la conoscenza della verità, quanto indurlo alla pratica convinzione che giova alla causa sostenuta dall'oratore: concezione di cui è evidente la parentela col relativismo gnoseologico di Protagora. Di qui la valutazione entusiastica del potere della parola e del λόγος, "grande dominatore, che col più piccolo e più invisibile corpo compie le opere più divine" (Encomio di Elena, 8), e la conseguente elaborazione formale dei mezzi oratori che ne fa il vero creatore dell'antica oratoria d'arte. Saggi tipici di tale abilità formale sono le difese, che ci restano, di due antiche figure del mito, l'Elena e il Palamede. Con questo fondamento positivo, di relativismo pratico, proprio della retorica gorgiana, sembra invece in disaccordo la dottrina filosofica altrimenti attribuita a G., secondo la quale questi, in uno scritto intitolato Περὶ τοῦ μὴ ὄντος ἢ περὶ ϕύσεως ("Del non ente, ovvero della natura"), sostenne, in tre distinte argomentazioni, che nessuna cosa esisteva, che se anche fosse esistita non la si sarebbe potuta conoscere, che se anche la si fosse conosciuta non si sarebbe potuto comunicare tale conoscenza agli altri. Ma la critica più recente ha chiarito, soprattutto mediante l'analisi comparativa delle due esposizioni che ci restano dello scritto gorgiano (quella di Sesto Empirico e quella dello Pseudo-Aristotele), come l'esposizione di Sesto, da cui deriva l'immagine del G. effettivamente scettico e nichilista, sia in realtà deformata dalla sua intenzione di dossografo dello scetticismo, e debba quindi cedere il passo all'esposizione dello Pseudo-Aristotele, nella quale l'intenzione di ironia antieleatica dello scritto di G. appare connessa al suo relativismo sofistico.

Vedi anche
sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C. ● Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, un significato simile a quello di σοϕός «sapiente, esperto». Tra la metà del 5° e la fine del 4° sec. a.C. ... Càllicle Càllicle (gr. Kαλλικλῆς, lat. Callǐcles). - Sofista greco (5º sec. a. Callicle), noto solo come personaggio del Gorgia platonico. È figura quasi proverbiale per l'audacia con cui affrontava il problema politico-morale: il "giusto", per Callicle, non è che "il vantaggio del più forte", il quale assume ... Lentini Comune in prov. di Siracusa (gr. Λεοντῖνοι, lat. Leontini; fino al 1863 Santa Croce; 215,8 km2 con 24093 ab. nel 2008). Situato a 53 m s.l.m. sulle pendici nord-orientali degli Iblei, è un centro agricolo e commerciale con industrie alimentari, meccaniche, del legno e del cemento. ● Fu fondata dai Calcidesi ... Platóne Platóne (gr. Πλάτων, lat. Plato). - Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione al suo esser πλατύς ...
Indice
  • Vita
  • Opere e pensiero
Categorie
  • BIOGRAFIE in Filosofia
Tag
  • RELATIVISMO
  • NICHILISTA
  • DOSSOGRAFO
  • SOFISTICA
  • PROTAGORA
Altri risultati per Gòrgia di Leontini
  • Gorgia di Leontini
    Dizionario di filosofia (2009)
    Sofista (483 ca. - 375 ca. a.C.). Fu il rappresentante più notevole dell’antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell’arte retorica. Della sua vita poco è noto, si narra che con l’esercizio e l’insegnamento dell’arte oratoria diventò così ricco da poter dedicare ad Apollo una sua statua ...
  • GORGIA di Leontini
    Enciclopedia Italiana (1933)
    GORGIA (Γοργίας, Gorgĭas) di Leontini. - Sofista greco del sec. V a. C.: il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Della sua vita poco è noto: unica data precisa è quella del 427, in cui egli venne ad Atene a capo di un'ambasceria ...
Vocabolario
górga
górga s. f. [lat. pop. gŭrga, per il class. gurges -gĭtis «gorgo»], ant. – Canna della gola, strozza, gorgia: la pronuncia fiorentina ... forma e risuona nella gorga buona parte delle sillabe o parole (P. Beni).
gòrgia
gòrgia s. f. [dal fr. gorge, che è il lat. pop. gŭrga: v. gorga] (pl. -ge). – 1. ant. Gola. 2. Il parlare in gola; in partic., la riduzione (detta più comunem. aspirazione) della c velare (e in date parole anche della t, più raram. della p) di grado tenue...
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