Kinkel, Gottfried

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Scrittore tedesco (Oberkassel, presso Bonn, 1815 - Zurigo 1882). Compì studî teologici a Berlino, e si abilitò nel 1836 a Bonn docente di storia della Chiesa, allontanandosi poi dall'ortodossia della chiesa evangelica. Interessato ai moti politici culminati nel 1848-49, arrestato e processato, si rifugiò a Londra prendendo sempre più le distanze dalla politica attiva per dedicarsi alla letteratura. Nel 1866 fu chiamato a insegnare archeologia e storia dell'arte al politecnico di Zurigo. Qui scrisse la maggior parte dei suoi libri d'arte (fra cui Die Brüsseller Rathausbilder des Rogier van der Weyden, 1867; Mosaik zur Kunstgeschichte, 1876), cui faceva da lontano antecedente la Geschichte der bildenden Künste bei den christlichen Völkern (1845). La sua varia produzione letteraria è in prevalenza di tono popolaresco (raccolte di poesie pubblicate nel 1843 e nel 1868; i racconti poetici Otto der Schütz, eine rheinische Geschichte in zwölf Abenteuern, 1846, e Der Grobschmied von Antwerpen, 1872, nonché il dramma Nimrod, 1857). n La prima moglie, Johanna Mockel K. (Bonn 1810 - Londra 1858) è autrice del romanzo Hans Ibeles in London (2 voll., post., 1860), violenta satira sui rifugiati politici tedeschi a Londra. In collaborazione col marito scrisse un vol. di racconti (Erzählungen, 1849), ispirati ai diritti del libero pensiero. Buon talento musicale, lasciò studî e composizioni, fra cui una Vogelkantate divenuta popolare.

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