GOTTINGA

Enciclopedia Italiana (1933)

GOTTINGA (ted. Göttingen; ricordata la prima volta nel 953 col nome di Gutingi; A. T., 51-52)

Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Walter HOLTZMANN

Città della Germania centrale nel distretto di Hildesheim del Hannover, posta 40 km. NE. di Kassel, 150 m. s. m., ai piedi della Selva di Gottinga e a ovest di questa (Torre di Bismarck, m. 350), su un'importante strada diretta da nord a sud, tracciata dal fiume Leine, che scorre per lungo tratto sulla destra del Weser e vi confluisce pochi km. a monte di Brema. La via è ricalcata ora dalla linea ferroviaria Kassel-Gottinga-Hannover (aperta nel 1854-56), la quale costituisce il tronco medio dell'importante arteria commerciale Amburgo-Basilea.

La città è posta sulla destra della Leine ed è attraversata dal Leinekanal; si distingue ora bene nella sua pianta una parte più antica (tra il Leinekanal e la Burgstrasse), che costituiva il primo nucleo, anteriore all'allargamento che ha compreso la città entro le mura al principio del sec. XV; separata da questa dai viali di tigli che hanno sostituito le opere di difesa è la città moderna, estesasi soprattutto a est e a sud. Gottinga è importante come centro di studî per la sua università creata con privilegio del 13 gennaio 1753 e inaugurata il 17 settembre 1737 (frequenza media attuale: 2600 studenti). È notevole anche la fabbricazione di strumenti chirurgici, scientifici e di precisione. Gli abitanti, 9148 nel 1820, 17.038 nel 1875, 23.098 nel 1890 e 37.594 nel 1910, nel 1925 risultarono 41.228 (su una superficie di 25,43 kmq.).

Monumenti. - Al sec. XIV appartengono le due chiese più importanti di S. Giovanni e di S. Giacomo: quest'ultima ha un magnifico altare scolpito in legno (1402) con sportelli dipinti. Anche il palazzo municipale appartiene ai secoli XIV e XV. Le strade della città antica hanno numerose costruzioni in legno e muratura, con eccellenti intagli, particolarmente il "Junkerhaus" e il "Kaufhaus". Il Seminario di storia dell'arte nell'università possiede una buona galleria di quadri, in cui predominano i maestri italiani e olandesi, nonché una collezione di disegni. V'è pure un museo municipale per le antichità locali.

Storia. - Trae le sue origini da un palazzo imperiale, unito con una colonia di confine. Solo nel 1210 ricevette i diritti di città dall'imperatore Ottone IV. Più tardi fu per un certo tempo capitale di un principato guelfo (1345-1437; v. brunswick). Nel sec. XIV, durante il quale Gottinga faceva parte della Lega anseatica, cominciò la sua prosperità: vi fioriva in modo particolare l'industria dei tessitori di lana e dei fabbricanti di panno. Un passo indietro fu causato invece nel sec. XVI, dalle lotte interne fra le gilde e il consiglio della città, che aveva abolito nel 1531 la chiesa cattolica, sostituendola con l'ordinamento della Chiesa approvato da Lutero. Nella guerra dei Trent'anni Gottinga fu occupata il 2 agosto 1626, dopo un lungo assedio, dal Tilly, e solo l'11 febbraio 1632 fu liberata dal duca Guglielmo di Weimar. Il rifiorimento di Gottinga cominciò con la fondazione dell'università per opera di Giorgio II Augusto di Hannover, sui piani del barone Adolfo Gerlach di Münchhausen e di Alberto von Haller. Nei tempi più recenti Gottinga è nota in particolare per la Lega dei poeti (Dichterbund) del "Göttingen Hain"; e perché vi furono deposti dal loro ufficio i "Göttinger Sieben" (cioè i professori universitarî Albrecht, Dahlmann, Ewald, Gervinus, Giacomo e Guglielmo Grimm e W. Weber), i quali nel 1837 avevano protestato contro l'abolizione della costituzione fatta dal re Ernesto Augusto. Nel 1866 Gottinga fu il punto di concentramento dell'esercito hannoveriano.

Bibl.: Urkendenbuch der Stadt Göttingen bis zum Jahre 1400 e Urkundenbuch der Stadt Göttingen vom Jahre 1401-1500, ed. da G. Schmidt, in Urkundenbuch des historischen Vereins für Niedersachsen, VI e VII, Hannover 1863-67; Urkundenbuch der Stadt Göttingen aus dem 16. Jahrh., ed. da A. Hasselblatt e G. Kästner, Gottinga 1881; Zeit- und Geschichtbeschreibung der Stadt Göttingen, voll. 3, Gottinga 1734-38; G. Frensdorff, Göttingen in Vergangenheit und Gegenwart, 2ª ed., Gottinga 1887; G. Erdmann, Geschichte der Kirchenreformation in Göttingen, Gottinga 1888; A. Tecklenburg, Göttingen in seiner historischen Entwicklung, Gottinga 1910; H. Dörries, Die Städte im oberen Leinetal, Gottinga 1925; F. Wagner, Das Rathaus zu Göttingen, Gottinga 1926.