Governo

Enciclopedia Dantesca (1970)

governo


Il significato originario di " timone " è presente solo nell'occorrenza di Cv I III 5 Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo. Estensivamente, per la " direzione di una nave ", in If VIII 17 sotto 'l governo d'un sol galeoto. Nella locuzione ‛ far g. ' il termine ha il valore di " trattamento ": Pg V 108 io farò de l'altro altro governo, " malam tractationem " (Benvenuto), " molto diverso trattamento di quello che tu farai dell'anima immortale " (Venturi), e If XXVII 47 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio / ... fecer di Montagna il mal governo, " lo incarcerorno, poi doppo poco tempo lo feno a mal modo secretamente morire " (Lana; si veda ‛ governare ' con valore affine, in Pg XXVII 35 e If XXVIII 126).

Con il valore generico di " guida " è detto, con metafora " particolarmente cara a Dante, allorché disquisiva con sottigliezza sulla natura degli Angeli " (Muscetta, in Lect. Scaligera III 264), del moto dei cieli, che è del mondo governo (Cv II IV 13), e dei Troni che al governo del cielo [di Venere] sono dispensati (V 15).

Nel significato di " direzione ", " guida politica ", in Cv IV XXVII 6 questo è quello dono che Salomone, veggendosi al governo del populo essere posto, chiese a Dio, e Pg XX 56 trova'mi stretto ne le mani il freno / del governo del regno. Più genericamente per " guida ", " tutela ": se lo padre muore intestato, riducere si dee a colui cui la Ragione commette lo suo governo (Cv IV XXIV 17).