Grafite

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

grafite


grafite [Der. del gr. grápho perché, strofinata su carta, vi lascia una traccia grigiastra] [CHF] Minerale, carbonio esagonale contenente spesso impurità varie, tenero (grado 1 di durezza Mohs), con sfaldatura facile e perfetta secondo { 0001} . ◆ [FSD] La g., naturale o artificiale (v. oltre), presenta una notevole anisotropia nelle proprietà di trasporto: la conduttività elettrica, e così quella termica, è molto maggiore se misurata parallelamente ai piani di sfaldatura che non ortogonalmente a essi. Sia le proprietà di sfaldatura, sia l'anisotropia ora accennata sono in relazione con la struttura cristallina, che è a strati di anelli benzenici (v. cristallo: II 61 a e Fig. 9.4.2), legati da deboli forze di van der Waals, il che spiega la facile sfaldabilità, mentre la presenza su questi strati di orbitali š delocalizzati spiega l'anisotropia elettrica e termica. Due altre buone proprietà sono la notevole inerzia chimica e il fatto che le sue caratteristiche meccaniche migliorano con l'aumentare della temperatura (il punto di fusione è di circa 3550 °C e sublima già a 3367±25 °C, con punto triplo a 3627±50 °C), per cui si ha una notevole resistenza agli sbalzi di temperatura. Per queste favorevoli proprietà chimico-fisiche la g. trova molte applicazioni tecniche: fra le principali, nella costruzione di elettrodi per apparati elettrici di potenza, a causa della grande conduttività elettrica (quella di volume è dell'ordine di 105 s/m), e nella costruzione di moderatori di reattori nucleari a fissione, a causa della piccola sezione di cattura per neutroni termici. ◆ [FSD] G. artificiale: g. ottenuta riscaldando ad alta temperatura materiali carboniosi; può essere ottenuta con grande purezza, qualità partic. importante, per es., per le applicazioni nucleari. ◆ [FSD] Struttura della g.: v. cristallo: II 61 a.

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