GUIDI

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

GUIDI (XVIII, p. 251)


Ramo di Mantova. - Discendono da Guido di Guido il vecchio dei Guidi di Bagno, primogenito dei fratelli Tegrimo, Aghinolfo e Marcovaldo. Di questo ramo fu ultimo dinasta il conte Ricciardo di Bagno, che fu guerriero e poeta e amico del Petrarca, che gli diresse anche un sonetto. Fiero e intransigente ghibellino, perduto lo stato nell'ottobre del 1404 nella guerra contro la guelfa Firenze, si rifugiò coi figli e la moglie, una Gonzaga, presso i parenti Gonzaga, a Mantova, dando discendenza al ramo dei Guidi di Bagno detto di Mantova.

Successivamente con Giovan Francesco I e suo fratello Guido, nipoti del Ricciardo suddetto, la casata si scisse in di BagnoMontebello e in di Bagno di Mantova, per unificarsi in Giulio nel 1664, erede nei titolì e nei beni dell'estinto ramo di Bagno-Montebello, nell'unica casata odierna divisa in tre rami: Mantova, Firenze, Ferrara.

Ramo di Volterra (XVIII, p. 252). - La discendenza di questo ramo - tuttora esistente - nel sec. XIV, da un Guido di Guido Salvatico del ramo di Dovadola, fu riconosciuta da una sentenza del magistrato supremo di Firenze del 17 luglio 1719. Di questa linea, che ebbe sempre parte importante nella vita di Volterra, sono da ricordare Iacopo (1510-1588), vescovo di Atri e Penne, segretario del Concilio di Trento di cui scrisse una storia (ms. nell'archivio di famiglia), segretario di Cosimo I de' Medici di cui scrisse la vita; Giovanni (1547-1624) famoso giurisperito; Camillo (1635-1717), ammiraglio comandante delle galee toscane; Camillo (1812-67), deputato alla Costituente Toscana del 1848.

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