DA VERONA, Guido

Enciclopedia Italiana (1931)

DA VERONA, Guido (Guido Verona)


Romanziere, nato a Saliceto Panaro (Modena) il 7 settembre 1881. Il romanzo Mimì Bluette, fiore del mio giardino (Milano 1916) gli valse la più fragorosa e vasta celebrità, che durò, mentre la critica si mostrava tenacemente ostile, per qualche anno dopo la guerra. Chiara è la derivazione dannunziana del Da V.: gl'ideali di vita superiore coi quali il D'Annunzio cercava di evadere dalla vita borghese si sono, realizzandosi, imborghesiti a loro volta, e del superuomo non è rimasto che uno spregiudicato goditore della vita spicciola e lussuosa, senza la squisitezza dei gusti che solo può dare una raffinata cultura. Ma ci sono in tutti i libri del Da V. - la sensualità sta al centro della personalità di lui - pagine di acceso colore e descrizioni sapienti; e in tutti si può desiderare maggiore limpidità, ma non maggiore ricchezza d'immaginazione.

Opere principali, oltre a Mimì Bluette: Immortaliamo la vita (1904); L'amore che torna (1908); Colei che non si deve amare (1910); La vita comincia domani (1912); Il cavaliere dello spirito santo (1914); Il libro del mio sogno errante (1919); Sciogli la treccia, Maria Maddalena (1920); La mia vita in un raggio di sole (1922): tutti stampati a Milano e ristampati a Firenze. Cfr. inoltre: Yvelise (Milano 1923); Cléo (Firenze 1926); Mata Hari (Milano 1927); La canzone di sempre e di mai (ivi 1931).

Bibl.: L. Russo, I narratori, Roma 1923, pp. 148-153; L. Ambrosini, Teocrito, Ariosto, minori e minimi, Milano 1926, pp. 267-287.

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