Van Sant, Gus

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Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Louisville 1952). Dopo aver frequentato la Rhode Island school of design, ha preso parte al gruppo di lavoro facente capo a R. Corman (del quale è stato anche assistente). Ha esordito come regista con Mala noche (1985), opera che lo ha segnalato alla critica come uno dei giovani autori più promettenti del cinema indipendente statunitense. È però con Drugstore cowboy (1989), My own private Idaho (Belli e dannati, 1991) ed Even cowgirls get the blues (Cowgirl. Il nuovo sesso, 1993) che sono emersi gli elementi principali del suo cinema: il taglio semidocumentaristico, lo stile visionario, i temi dell'omosessualità e della ribellione. Con To die for (Da morire, 1995) ha diretto il primo film per una major, seguito da Good Will Hunting (Will Hunting. Genio ribelle, 1997), Psycho (1998, rifacimento del film di A. Hitchcock), Finding Forrester (2000), Gerry (2002), Elephant (2003, premiato con la Palma d'oro al festival di Cannes), Last days (2005), Paranoid park (2007, vincitore del premio del 60° anniversario al festival di Cannes), Milk (2008), Restless  (L'amore che resta, 2011), The sea of trees (2015, in concorso al festival di Cannes dello stesso anno; La foresta dei sogni, 2016) e Don't worry (2018). Nel 2021 l'artista ha debuttato nella regia teatrale con la pièce Andy, dedicata al celebre pittore.

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