Vajda, György

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Orientalista (Budapest 1908 - Parigi 1981). Dopo aver frequentato il Seminario rabbinico di Budapest, si trasferì a Parigi (1928), dove si laureò e conseguì il diploma dell'École pratique des hautes études. Nel 1936 venne chiamato al Seminario israelitico a ricoprire l'insegnamento di Bibbia e teologia giudaica. Direttore, dal 1950, della Revue des études juives, nel 1954 venne nominato directeur d'études della 5a sezione dell'École pratique des hautes études. Prof., dal 1970, di letteratura giudaica postbiblica nell'univ. di Parigi III. Studioso di problemi di esegesi biblica all'interno della tradizione giudaica, V. ha approfondito inoltre aspetti poco noti della speculazione teologica giudaica medievale (Maimonide, Ezra di Gerona, Isaac Albalag), mettendone in evidenza i rapporti con il pensiero arabo. Di rilievo anche la sua attività di editore di testi musulmani. Opere principali: Introduction à la pensée juive du Moyen Age (1947); Index général des manuscrits arabes musulmanes de la Bibliothèque Nationale de Paris (1953); L'amour de Dieu dans la théologie juive du Moyen Age (1957); Recherches sur la philosophie et la kabbale dans la pensée juive du Moyen Age (1962); Catalogue des manuscrits arabes (1970). Un'ampia raccolta dei numerosi articoli di V. è stata pubblicata in La transmission du savoir en Islam (VIIe-XVIIIe siècles), a cura di N. Cottart (1983).

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