HAMAMELIDACEAE

Enciclopedia Italiana (1933)

HAMAMELIDACEAE

Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI

. Piccola famiglia di piante Dicotiledoni Archiclamidee con fiori tetrameri o pentameri, eteroclamidi o apopetali, monoclini o diclini. Pistillo bicarpellato; il frutto è una capsula biloculare setticida o loculicida. Sono piante legnose con foglie sparse stipolate: fiori piccoli in spighe o in capolini bratteati. Comprende circa 50 specie delle regioni calde e temperate.

I generi più importanti sono Liquidambar (L. orientale; L. styracifluum dell'America Centrale e Settentrionale, dà il legno di noce satin); Altingia (A. excelsa dell'Insulindia è un albero alto fino a 60 m.); Hamamelis con tre specie dell'Asia orientale e dell'America Settentrionale, la più importante è H. virginiana L., alberetto dell'America Settentrionale con foglie alterne picciolate, obovate o ovato-oblique, asimmetriche, crenatodentate e pubescenti; i fiori sono ascellari oppure vi è caulifloria, tetrameri e triclini: il frutto è una capsula loculicida.

Farmacologia. - L'Hamamelis è un emostatico per vaso-costrizione, tonico e astringente per il contenuto in acido tannico e acido gallico delle foglie e della corteccia. S'usa sotto forma d'estratto fluido (XL-LXXX gocce pro die) o in pomata nelle metrorragie, menorragie, nel trattamento delle emorroidi ulcerate e nelle malattie delle vene (flebiti, varici). Si usa anche in alcune preparazioni cosmetiche. Hazeline è il nome commerciale dell'alcoolato unito a estratto fluido della corteccia d'amamelide. S'associa spesso all'idraste e alla segale. La Farmacopea italiana (1929) registra: Hamamelidis folia; Extractum hamamelidis fluidum (due grammi per dose, dieci nelle 24 ore); Tinctura hamamelidis.