FERSEN, Hans Axel von

Enciclopedia Italiana (1932)

FERSEN, Hans Axel von

Sture Bolin

Diplomatico e militare svedese, nato il 4 settembre 1755 da Fredrik Axel (v.). Prese parte alla guerra d'indipendenza nordamericana nel 1780-1782; rimase poi per lungo tempo alla corte di Francia, dove si era acquistato il favore della regina Maria Antonietta. Anche dopo l'inizio del movimento rivoluzionario, egli si trattenne a Parigi fino al 1791, come ambasciatore personale del re Gustavo III, organizzando anzi nel 1791 lo sfortunato tentativo di fuga della famiglia reale di Francia. D'accordo col re Gustavo III, egli si adoperò con zelo per effettuare una "crociata monarchica" contro la Francia. Anche il successore di Gustavo III, Gustavo IV Adolfo, apprezzò molto il F. Dopo il rivolgimento svedese del 1809, che fece precipitare dal trono Gustavo IV Adolfo, F. venne considerato come il dirigente dei gustaviani, del partito cioè che voleva come successore al trono il figlio del re deposto; sicché quando nel 1810 morì improvvisamente l'erede al trono, appena eletto, Carlo Cristiano di Augustenburg, che godeva di grande popolarità e che una voce - priva di fondamento - affermò essere stato avvelenato dai gustaviani, il furore del popolo si volse contro il F. Mentre questi impavido assisteva al funerale di Carlo Cristiano venne assassinato dalla folla (20 luglio).

Bibl.: R. M. Klinckowström, Le Comte Fersen et la cour de France, 2 voll., Parigi 1877-78: A. Cajumi, in La Cultura, IX (1930), pp. 425-441.

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