QUINCKE, Heinrich Irenaeus

Enciclopedia Italiana (1935)

QUINCKE, Heinrich Irenaeus

Agostino PALMERINI
Piero BENEDETTI

Medico, nato a Francoforte sul Meno il 26 agosto 1842, ivi morto il 19 maggio 1922. Laureatosi a Berlino nel 1863, conseguita nel 1870 la libera docenza in clinica medica, ebbe nel 1873 la cattedra di Berna, nel 1878 quella di Kiel.

Lavorò in campi diversi della medicina portando un notevole contributo scientifico; indicò anche numerosi mezzi di terapia pratica. I suoi studî si riferiscono alle malattie del cuore e dei vasi; all'ematologia (introdusse i termini "poichilocitosi" e "siderosi"), alla parassitologia (cfr. Achorion Quinckeanum Zopf., 1890), alla dermatologia, alla fisiologia dello stomaco, alla patologia dell'ittero, alla chirurgia dell'apparato respiratorio e, soprattutto, alla puntura lombare ehe introdusse per primo (1891), alla puntura dell'idrocefalo, ecc. Legati al suo nome sono l'edema angioneurotico o malattia di Q. (1882; v. sotto); la puntura alla Q.; il polso di Q. (polso capillare nell'insufficienza aortica). Scrisse: Balneologische Tafeln (Berlino 1872); Krankheiten der Gefässe (in Ziemssens Handb., Lipsia 1876); Über perniciöse Anämie (in Slg. klin. Vortr., ivi 1876); Über Meningitis serosa (ivi 1893); Über Eisentherapie (ivi 1895); insieme con G. K. F. Hoppe-Seyler, Die Krankheiten der Leber (in Nothnagels Spec. Pathol. u. Therap., XVIII, 1, Vienna 1899); Die Technik der Lumbalpunktion (Berlino-Vienna 1902); insieme con C. Garré: Grundriss der Lungenchirurgie (Jena 1903).

Malartia di Quincke. - È una forma di edema angioneurotico acuto circoscritto, che dà luogo a tumefazioni della pelle e del tessuto sottocutaneo, e che predilige gli arti specialmente vicino alle articolazioni, ma non risparmia il tronco e la faccia. Le tumefazioni hanno inizio improvviso, in poche ore scompaiono, ma tendono a ripetersi; si presentano di consistenza soda, senza modificazioni di colorito della cute, sono indolori. Oltre che sulla pelle, si presentano sulle mucose (congiuntive, faringe, ugola, lingua, mucosa nasale, laringe), dando luogo a sintomi anche gravi, in relazione alla sede colpita; soprattutto grave è la localizzazione laringea (v. glottide). L'edema può colpire il canale digerente, dando dolori, vomito e diarrea. Gli accessi sono separati da intervalli di tempo variabili, e spesso seguono a disordini dietetici, raffreddamenti, fattori occasionali di altra natura. Furono notate analogie fra l'edema di Quincke e l'urticaria. Sono colpiti gli adulti dei due sessi; spesso la forma si ripete nei discendenti di una stessa famiglia, oppure nei discendenti da individui gravati da tare nervose diverse. L'edema dipende da alterazioni locali del circolo, dovute a influenze nervose periferiche o centrali; fu considerata anche la possibilità dell'origine anafilattica della malattia (v. anafilassi).

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