HELSINKI

Enciclopedia Italiana (1933)

HELSINKI (sved. Helsingfors: A. T., 68)

Umberto TOSCHI
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Il nome pare si colleghi con quello di Helsingland, regione svedese dalla quale derivarono probabilmente i primi abitatori (1550); la terminazione svedese fors vale "cateratta, rapida" Capitale della repubblica finlandese e della provincia di Uusimaa (Nyland), posta a 60°9′ 42″ lat. N. e 24°57′ 17″ long. E., presso la foce del piccolo fiume Vantaarjoki, su una penisoletta prospiciente il golfo di Finlandia e circondata di piccole, pittoresche isole. Il clima assai continentale è caratterizzato da questi elementi: temperatura media annua 4°,6 (1886-1925), mensile massima 17° (luglio), minima −6°,2 (febbraio); piovosità, 704,6 mm., distribuiti in 185,6 giorni; durata della coperta di neve, da 130 a 140 giorni; giorno più lungo di 19 ore, notte più lunga di 18 ore. In gennaio, febbraio e marzo il mare intorno alla città è ingombro di ghiacci, i quali anzi formano una superficie continua lungo la costa.

La città è divisa in 15 quartieri: ad oriente si stende il grosso sobborgo di Sornainen, nel quale si concentra una numerosa massa operaia; ad oriente quello di Tölo, fuso ormai completamente coi quartieri cittadini. Tra le isolette intorno, Korkeasaari col giardino zoologico; Seurasaari col frequentato parco pubblico; infine la fortezza di Suomenlinna (Sveaborg) levata su sette scogli rocciosi insieme saldati dalle costruzioni. Nella parte più interna della città il terreno è lievemente ondulato: tuttavia nel loro sviluppo strade e costruzioni si sono tenute, in genere, conformi a uno schema ortogonale con larghe vie e piazze frequenti.

Nel complesso la città presenta aspetto moderno. Gli edifici, in pietra e mattoni, si uniformano in genere allo stile neoclassico oppure, i più recenti, all'architettura di masse. Il centro cittadino è costituito dalla Piazza del senato di carattere monumentale, con costruzioni neoclassiche dovute all'architetto J. C. L. Engel: chiesa di S. Nicola (iniziata nel 1830, terminata nel 1852), Palazzo del senato, università e municipio. Altro edificio notevole della città è la camera dei deputati di J. S. Sirén (1931). Assai più animata del centro è l'Esplanade, centro della vita commerciale e mondana, intorno al monumento del poeta Runeberg.

La popolazione era calcolata nel 1930 in 235.000 ab. entro l'intero territorio comunale (33 kmq.). Alla data del censimento 1920 gli abitanti erano 197.848, dei quali 114.035 parlavano svedese, 60.118 finlandese. La popolazione è aumentata molto notevolmente in poco più di cent'anni, ma con ritmo assai diverso nei varî periodi. Nel sec. XVIII la città aveva scarsa importanza: solo nel 1812 vi fu trasportata la capitale del nuovo granducato. Allora la popolazione, che nel 1810 era di 4065 ab., in dieci anni quasi raddoppiò (1820: 7719), in 40 anni quintuplicò (1840: 20.745), in 70 decuplicò (1880: 23.334). La navigazione a vapore e specialmente l'invenzione dei rompighiaccio diedero alla città sempre maggiore importanza come centro marittimo: dal 1890 al 1910 il ritmo dell'aumento si fece rapidissimo: da 61.530 si passava a 147.218 ab. Alla fine della guerra Helsinki diveniva la capitale di uno stato indipendente e la sua popolazione, che alla fine del 1917 era di 162.000 ab., nei primi dodici anni dell'indipendenza è cresciuta ancora di 73.000 ab., cioè del 45%. L'aumento è dovuto nella massima parte a una forte immigrazione; tuttavia anche l'incremento naturale si aggira fra 7 e 10 per 1000 abitanti ogni anno.

In quanto alla religione, la maggior parte degli abitanti è luterana (94%), divisa in 6 comunità (3 svedesi e 3 finlandesi); vi sono inoltre una comunità evangelica germanica, una cattolica romana (con un vescovo a capo), una greco-ortodossa, una israelita e alcuni gruppi di riformati dissidenti.

La posizione eccellente di Helsinki le ha permesso di diventare non solo un centro politico, ma anche un centro economico di notevole importanza. La forma della penisoletta fornisce alla città numerosi e ottimi porti facilmente accessibili dal mare e ben riparati: i più importanti sono il porto meridionale, presso il centro cittadino, ad uso dei passeggeri, quello di Sörnäinen, per l'esportazione del legname, quello di Sandviken-Hietalahti, per l'importazione delle merci di maggior volume: cereali, carbone, ecc. Per mare Helsinki intrattiene attivissimi rapporti con le altre città costiere finlandesi e coi maggiori centri portuali del Baltico e del Mar del Nord: oltre un quarto di tutto il movimento commerciale internazionale della Finlandia passa attraverso questo porto, e precisamente il 40% delle importazioni e l'11-12% delle esportazioni. La principale ferrovia che collega Helsinki al retroterra sale per qualche km. a N., indi si divide in due, l'una proseguendo verso Kerava (collegamento alla linea per Porvoo) e Hämenelinna (Tavastehus), l'altra piegando a O., alla volta di Turku (Abo). Lungo il Vantaarjoki qualche po' di legname perviene alla capitale anche per fluitazione. Sono in Helsinki i maggiori organismi economici e finanziarî dello stato: la Banca di Finlandia, la Borsa, grosse Società d'assicurazioni, i centri direttivi delle confederazioni di categoria, ecc.

Helsinki è divenuta pure il centro industriale più importante della Finlandia. Gli stabilimenti industriali. superano i 300, impiegando oltre 20.000 persone. Primeggiano zuccherifici, molini meccanici, fabbriche di birra, cioccolata e confetture, manifatture di tabacchi, mobilifici, cantieri navali di costruzioni e di raddobbo, officine meccaniche varie, fra le quali le ferroviarie di stato, officine comunali del gas, acquedotto ed elettricità, ecc. Helsinki è infine il centro d'intensa vita culturale: qui è la maggiore delle due università (7 facoltà, 256 insegnanti, 3319 studenti nel 1926), il Politecnico (85 insegnanti, 690 studenti), l'Accademia di commercio (17 insegnanti, 124 studenti). Numerose e di vario tipo le scuole medie. Importanti sono pure le biblioteche (tra cui quella universitaria, quella del Parlamento, quella comunale, ecc.). Anche le maggiori istituzioni scientifiche hanno sede in Helsinki: la Società geografica, gli uffici geologico, topografico, idrografico, ecc., la società forestale, quella di scienze naturali, quella letteraria, quella degli studî ugrofinnici, ecc. Siedono qui gli organi centrali del governo: il presidente, il parlamento, i ministeri, la Corte suprema di giustizia e quella suprema amministrativa. Religiosamente Helsinki è tuttavia compresa nella diocesi luterana di Kotka e giudizi ariamente nella circoscrizione della corte di appello di Turku (Abo).

Storia. - Helsinki fu fondata durante il regno di Gustavo Vasa nel 1550, probabilmente per opporre un rientro strategico e commerciale a Reval: sussiste a E. della città una borgata col nome di Vanhakaupunki o (sved.) Gammelstaden ("città vecchia"), che rappresenta il più antico nucleo dell'odierna città. Al luogo attuale il centro cittadino fu trasferito nel 1640, ma la sua importanza rimase scarsissima sino al principio del secolo XIX. L'area abitata si restringeva a quelle che oggi sono le immediate vicinanze della piazza del Senato. Tuttavia la località acquistò un certo valore strategico, quando nel 1749 si cominciò la costruzione della piazzaforte di Sveaborg. Passata la Finlandïa in possesso dello zar (1809), questi nel 1812 ordinò il trasporto degli organi del governo da Åbo a Helsingfors, città assai più prossima a Pietroburgo e meno esposta ad eventuali ritorni offensivi della Svezia. Le operazioni del trasferimento furono compiute nel 1819. Otto anni dopo anche l'Università fu qui trasferita. Sovvenuti dallo stato gli architetti J. A. Ehrenströms e J. C. L. Engel ricostruirono in gran parte la città. Lo sviluppo economico della città seguì un po' più lentamente, ma si fece poi negli ultimi decennî del sec. XIX rapidissimo e grandioso. Nel 1917 il parlamento, sedendo in Helsingfors, vi assunse il governo dello stato, mentre l'Impero russo era travolto dalla rivoluzione. Il 27 gennaio 1918 vi si formò un governo provvisorio sovietico, mentre quello regolare si ritirava a Vasa. Il 4 maggio il governo regolare vi rientrava.

Monumenti. - Il centro della città (Piazza del Senato) contiene gli edifici architettonicamente più insigni di Helsinki, tutti di stile neoclassico, dovuti a J. C. L. Engel nella prima metà del sec. XIX: la chiesa di S. Nicola, l'Università, la Biblioteca, il Municipio. Risentono invece delle moderne correnti artistiche la stazione centrale (E. Saarinen), il Parlamento, enorme dado con 14 colonne di granito sulla fronte (J. S. Sirén) e la chiesa Kallio (L. Sonck).

Bibl.: Ann. stat. di H. (in finn. e in sved.); Calend. comun. (biennale, in finn. e in sved.); W. Rancken, Helsinki genom fyra sekler, Helsingfors 1928.