Goering, Hermann

Dizionario di Storia (2010)

Goering, Hermann


Politico e militare tedesco (Rosenheim 1893-Norimberga 1946). Ufficiale di aviazione, si distinse durante la Prima guerra mondiale; dal 1921 uno dei più autorevoli collaboratori di Hitler, fu organizzatore delle squadre d’assalto (SA). Dopo il Putsch di Monaco (nov. 1923), sfuggì al processo assieme a R. Hess e si rifugiò nel Tirolo, quindi in Italia. Amnistiato nel 1927, deputato nazionalsocialista dal 1928, presidente del Reichstag nel 1932, con la conquista hitleriana del potere giunse a ruoli di governo. Ministro degli Interni di Prussia, riorganizzò la polizia creando la Gestapo e represse nel sangue le agitazioni comuniste e i tentativi di fronda in seno al suo stesso partito (a Berlino, nella «notte dei lunghi coltelli» del giu. 1934, il movimento guidato da E. Röhm). Nel 1935 fondò l’aviazione militare del Reich, la Luftwaffe, e nel 1936 gli fu affidata, con poteri eccezionali, l’esecuzione del piano quadriennale. Nominato feldmaresciallo nel 1938, contestualmente all’annessione dell’Austria, e maresciallo del Reich nel 1940, durante la Seconda guerra mondiale ebbe la responsabilità della condotta della guerra aerea tedesca, e fu tra i principali artefici della direttiva della «soluzione finale» (1941) all’origine dello sterminio degli ebrei. Successore designato di Hitler, verso la fine del conflitto (aprile 1944) forse tentò di aprire trattative con gli alleati. Condannato a morte dal tribunale di Norimberga per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, si uccise avvelenandosi la notte prima dell’esecuzione.

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